Quadrilatero del Silenzio
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Principali stili rappresentati: Eclettico - Liberty
L'area fra corso Venezia e via Mozart, nota anche come Quadrilatero del Silenzio per il fatto di essere una zona estremamente tranquilla, comprende numerosi palazzi ed edifici interesse storico e artistico e, in generale, si tratta di una delle zone più belle ed eleganti di Milano. Sono in particolare presenti palazzi dei primi decenni del ventesimo secolo, in stile liberty, art decò ed eclettico.
Molti dei palazzi più belli sono concentrati nella zona che corrisponde a quello che una volta era il giardino di Villa Sola Busca (Già Villa Serbelloni), che venne lottizzato a partire dal 1924 su progetto dell'architetto Vito Andreani.
Semza ambizioni di completezza presentiamo qui alcuni dei palazzi presenti nella zona in questione. Le foto verranno indicate da sinistra a destra e dall'alto in basso, con numerazione da 1 a 11.
- Palazzo Fidia (foto 1 e 2): 1929 - 1932, all'angolo fra le vie Serbelloni e Mozart, forse la massima creazione dell'Andreani.
Esso si caratterizza per il rifiuto di ogni regola accademica e per il miscuglio di stili (da cui il la definizione di 'stile eclettico'), con evidenti suggestioni futuriste. Ai tempi della sua costruzione venne definito 'folle'. Il palazzo è ricco di elementi stilistici disparati (dal costruttivismo al liberty), ma fusi in un complesso originale. La presenza del cotto rappresenta un omaggio alla tradizione lombarda. - Prima Casa Berri Meregalli (foto 3): 1910, in via Barozzi angolo via Mozart. Altra creazione dell'Andreani, ma di 20 anni più vecchia rispetto a Palazzo Fidia. Le linee sono ancora tradizionali, ma la superficie, irregolare e di colore rosa, dona originalità al palazzo. Esso è inoltre arricchito da teste di animali poste nell’incorniciatura delle finestre e come sostegno alle balaustre dei balconi.
- Seconda Casa Berri Meregalli (foto 11, grande): 1910-1912, in via Mozart 21. Altra creazione di Vito Andreani, questa volta in stile liberty, come nel caso precedente si nota la presenza di elementi tradizionali (il cotto della facciata) e di elementi che contrastano con la tradizione (il fatto che le mattonelle della facciata sono di dimensioni diverse, i balconcini con balaustre curve e, ovviamente, le due grandi figure affrescate).
- Terza Casa Berri Meregalli (anche detta Palazzo Berri Meregalli) (foto 7 e 8): 1910-1919, Via Cappuccini 8, angolo via Vivaio. Anche essa progettata dall'Arada, la facciata è un insieme eclettico di ascendenze romaniche (con le pietre, mattoni a vista, gli archi, le logge), gotiche e rinascimentali. L'ingresso richiama una caverna, e sul fondo di esso è collocata la scultura 'Vittoria Alata' di Adolfo Wildt (1919).
- Villa Rasini (foto: 4 e 5): 1924-1926, angolo via Mozart via Maffei, edificata da Piero Portaluppi rispettando il progetto originale sviluppato dall’Andreani. Ha un aspetto dall'apparenza antico, accentuato dalla fitta rete di rampicanti che ne ricoprono una parte della superficie esterna di mattoni. Degni di nota anche le inferriate curve alle finestre al pianterreno.
Bisogna poi ricordare anche Villa Necchi Campiglio e l'Istituto dei Ciechi. La prima è casa unifamiliare indipendente costruita su progetto da Piero Portaluppi tra il 1932 e il 1935. Essa non è raffigurata su questa pagina, ma si spera di poterle dedicare una pagina a se nel prossimo futuro. Le linee dell'edificio anticipano il razionalismo. Il bel parco comprende anche una piscina. L'Istituto dei Ciechi è il primo edificio edificato nella zona descritta su questa pagina, e risale alla fine del diciannovesimo secolo. Nel link maggiori dettagli.
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Categorie: Ville e palazzi Altro Architetture moderne
Via Mozart Milano |
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