Sesto Calende (Varese): Abbazia di San Donato
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La chiesa descritta in questa pagina è quello che rimane dell'Abbazia di San Donato.
Si tratta del principale monumento di Sesto Calende e un altro dei numerosi tesori di arte e storia italiani che meriterebbero di essere più conosciuti e visitati. La chiesa venne edificata tra il IX e X secolo attiguamente all’Abbazia, attualmente scomparsa. Esternamente la chiesa non è particolarmente vistosa. La facciata, piuttosto bassa, è priva di qualsiasi decorazione, ad eccezione di un resto di affresco all'interno di una nicchia venutasi a creare fra la cornice arquata del portone originario e quella rettangolare del portone attuale. Si nota comunque struttura della metà inferiore della facciata, composta da un'alternanza di blocchi di serizzo grigio azzurro e blocchi di pietra d’Angera bianca. I restanti muri dell'edificio, compresi quelli dell'alto campanile a sezione quadrata, sono invece in pietra e ciottoli. Si nota anche la presenza di varie finestre murate, sia nel caso della chiesa, sia del campanile. All'esterno sono di particolare pregio architettonico abside laterale a nord e l'abside centrale, decorati con archetti in cotto e in pietra. In tutte le murature esterne e interne sono inseriti, come materiali di reimpiego, elementi di precedenti edifici cristiani e pagani sui quali è stato edificato l'attuale tempio.
La parte più suggestiva della chiesa è però rappresentata dai suoi interni, caratterizzati da una struttura molto interessante e ricchi di affreschi e opere d'arte di varie epoche. La struttura è quella basilicale, con tre navate, una centrale più alta e larga e due laterali. Il presbiterio centrale si trova in posizione rialzata e sotto di esso è presente l'ampia cripta romanica. Molto particolare la presenza, anteriormente alle navate, di un nartece, elemento tipico delle basiliche più antiche. Delimitato da colonne di origine romana, esso era in origine aperto, e venne successivamente murato e coperto per ampliare la chiesa. Che si tratti di una zona trasversale separata rispetto alle navate si comprende dal fatto le navate laterali sono parzialmente interrotte da archi assai più basso del soffitto. Dall'esterno la cosa è ancora più evidente, in quanto si può notare, davanti al corpo della chiesa, alto e con tetto spiovente a capanna su due livelli, una struttura bassa e con copertura che non si raccorda con le restanti parti.
Gli absidi laterali sono asimmetrici. Quello di sinistra (Fig. 2) è a pianta semicircolare e presenta gli affreschi originari romanici. Sono presenti Dio in trono e la teoria di Santi. Quello di destra (Fig. 3), a pianta rettangolare, presenta alle pareti affreschi tardorinascimentali della seconda metà del sedicesimo secolo. In particolare, sulla sinistra vi è un'Ultima cena, realizzato da Tarillo da Curia nel 1581. La copertura è invece settecentesca e venne realizzata quando quella originaria andò distrutta.
Settencenteschi sono anche gli affreschi di Biagio Bellotti che decorano le pareti e la volta dell'abside centrale. Guardando con attenzione si nota che sopra all'altare è visibile una parte degli affreschi precedenti, con riconoscibile l'estremità inferiore di un Cristo benedicente in stile romanico!
Altri affreschi degni di nota sono la pregiata Madonna dei Limoni (Fig. 4), tardorinascimentale e trasferita su tela per essere restaurata, e la Madonna del Latte, sul secondo pilastro a sinistra.
Sulla destra, appena dopo il nartece, è poi presente la cappella dedicata Santa Caterina (Fig. 5), completamente decorata con affreschi sulle vicende della santa, opera di Bernardino Zenale (1503), pittore che insieme a Bernardino Butinone affrescò, con le solenni Storie di Sant'Ambrogio, la cappella Grifi della Chiesa di San Pietro in Gessate a Milano.
L’originario stile romanico è testimoniato dalla cripta (Fig. 7) formata da colonnine che sostengono gli archi delle volte a crociera. In essa si leggono, ma ancora per poco, sinopie illustranti la Natività e l’Ave Maria.
Da menzionare sono infine il pregevole coro, in legno intagliato e comprendente 15 stalli (Fig. 6) e un crocifisso ligneo rinascimentale opera dei De Donati (Fig. 8).
Altre foto dell'Abbazia di San Donato nella sezione Fotografia di questo sito
Vedere anche: L’abbazia di San Donato a Sesto Calende l’Abbazia di San Donato sul sito ufficiale del Comune di Sesto Calende RMFonline.it San Donato a Sesto Calende
Categorie: Luoghi di interesse storico di interesse artistico
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