Castiglione Olona (Varese): Chiesa della Madonna in Campagna
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La chiesa si trova sulla strada che da Castiglione porta a Venegono Superiore e in origine si trovava fuori dal centro abitato, in mezzo ai campi coltivati. La sua costruzione ebbe inizio nel 1566, secondo un progetto che rispettava i dettami della controriforma di San Carlo. I lavori procedettero molto a rilento, tanto che venne completata solo nel 1646, dopo che l’arcivescovo di Milano Cardinale Cesare Monti aveva sollecitato l’immediata ripresa dei lavori. Nel 1724, la chiesa venne poi restaurata dagli abitanti della frazione in onore di San Nicola da Tolentino.
L’edificio ha pianta rettangolare ad aula unica, con coro quadrangolare e due cappelle laterali. La struttura e in mattoni a vista misti a ciottoli di fiume. Semplice e incompleta la facciata, con profilo a capanna e scandita da lesene. Nella metà superiore è presente una grande serliana al centro e una meridiana immediatamente a destra di essa. Il campanile è innestato sul corpo della chiesa in corrispondenza dell'angolo posteriore destro. L'interno è ad aula unica. Le pareti sono scandite da lesene e la volta della navata è a botte lunettata. Al centro delle volte delle tre campate rilievi raffiguranti i simboli della passione. A fianco dell'arco di ingresso del presbiterio si trova un pregiato organo pensile, della seconda metà del Settecento e opera del varesino Giovanni Battista Biroldi. Sono presenti due cappelle laterali, di uguale struttura, ovvero pianta rettangolare e volta a botte. La cappella di sinistra è dedicata San Nicola da Tolentino. L'altare e in marmo, con un'ancona in stile neoclassico con al centro una grande nicchia al cui interno è posta una statua del santo. La cappella di destra è invece dedicata alla Madonna della Cintura. Al centro dell'altare dalle linee molto essenziali si trova una nicchia con all'interno una statua della Madonna. Le pareti e la volta della cappella sono decorate con un ciclo di affreschi del diciassettesimo secolo dedicati a San Francesco. Essi vennero riscoperti solo nel 2017. Il presbiterio è delimitato da una balaustra in marmi policromi con cancelletto in ferro battuto e dipinto. Al suo interno si trova l'altare maggiore barocco in marmo di Verona protetto da un baldacchino in legno intagliato e dorato. Sia la balaustra che l'altare sono del diciottesimo secolo. Sulla parete di fondo, una grande ancona trompe l'oeil con struttura architettonica incornicia un affresco che spicca per vivacità di colori e rappresenta una Natività con cavaliere in armatura, riferibile ai modi della scuola del Morazzone (Pier Francesco Mazzucchelli, 1573/1626).
Di fronte alla chiesa, all'interno del sagrato, si trova poi il quattrocentesco Oratorio di S.Maria Rosa. Esso è formato da una piccola aula quadrata e da un portico frontale che approssimativamente ne raddoppia le dimensioni. Anche in questo caso la muratura è in mattoni a vista e ciottoli di fiume. Sia sulla parete di ingresso che sulla parete di fondo sono ancora ben riconoscibili affreschi del quindicesimo secolo. In particolare, sulla parete di fondo, è raffigurata la Madonna della Misericordia al centro di una suntuosa ancona trompe l'oeil con struttura architettonica.
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Categorie: Luoghi di interesse storico di interesse artistico
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