Lenta (Vercelli): Chiesa di Santa Maria dei Campi
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La Chiesa di Santa Maria dei Campi, nota anche come Chiesa della Madonna di Campagna, si trova poco fuori dall'abitato di Lenta, sulla statale Vercelli/Valsesia, effettivamente in mezzo ai campi. Curiosamente vi sono molti parallelismi fra di essa e la più importante Pieve di Santo Stefano, in quanto entrambe sono antiche chiese a due navate, con quella sinistra più antica e quella destra aggiunta solo in un secondo tempo. La chiesa viene citata per la prima volta in un documento del 1214. Vari elementi stilistici, in particolare l'arcaicità della decorazione ad archetti pensili dell'abside sinistra e la pianta romboidale della navata sinistra, convergente verso l'abside, fanno però pensare che la parte sinistra sia assai più vecchia e che risalirebbe all'undicesimo se non al decimo secolo. Sarebbe invece meno antica la facciata, potendo essa risalire al dodicesimo secolo ed essere stata rifatta al posto di una più antica. La metà sinistra della chiesina sarebbe dunque addirittura protoromanica, mentre la parte destra è di epoca gotica.
Attualmente l'edificio è esternamente interamente intonacato, il che contribuisce senz'altro a preservarlo, ma impedisce di approfondire lo studio delle strutture così da fare maggiore chiarezza sulla sua storia. Nella facciata a capanna sono presenti due ingressi, uno per navata. A sinistra di ognuno si trova una finestra rettangolare, mentre al di sopra, in alto, è presente un oculo. Si noti che la metà sinistra della facciata è divisa da lesene in tre parti, mentre quella destra è piatta, a ulteriore testimonianza del fatto che le due parti sono state costruite in epoche diverse. Sul lato destro dell'edificio sono presenti due finestre rettangolari di dimensioni non trascurabili, mentre su quello sinistro sono presenti alcune monofore, però murate sul lato interno. Al centro della facciata, in una cornice a fasce bianche e rosse, con un fregio tloreale che si fìnge dorato, è presente un affresco, purtroppo assai rovinato, di San Cristoforo con il Bambino. Si valuta che sia stato dipinto poco dopo la metà del quindicesimo secolo.
Interessanti le due absidi, che sono simili, ma con importanti differenza. Entrambe sono infatti semicircolari. Quella di sinistra è però più alta e occupa una superficie maggiore. Inoltre è esternamente scandita da lesene superiormente raccordate da coppie di archetti pensili. Due soli archetti semplici di relativamente grandi dimensioni fra due lesene adiacenti sono un carattere tipicamente arcaico, a conferma del fatto che l'abside sinistra è molto antica. Quella di destra è invece dotata di una banda di archetti pensili assai più piccoli posta subito sotto all'attaccatura del tetto, mentre sono assenti le lesene. Nell'abside sinistra sono inoltre presente monofore (solo due però ancora aperte), mentre quella di destra possiede finestre rettangolari verticali, tutte murate internamente.
All'interno le due navate sono divise da quello che rimane della spessa parete destra dell'originaria chiesa ad una sola navata, nella quale furono semplicemente aperti degli ampi varchi ad arco. Sono presenti vari affreschi degni di nota:
Abside sinistra (Fig. 4) - Il catino absidale è occupato da un'Annunciazione del diciassettesimo secolo, con l'Angelo a sinistra e la Vergine a destra, sormontati da un Padre Eterno dalle braccia aperte. In basso a destra spunta un angolo dell'affresco sopra al quale venne dipinto l'affresco attuale.
Tutti gli altri affreschi presenti nell'abside sinistra vennero invece dipinti nel periodo a cavallo fra quindicesimo e sedicesimo secolo. - Al centro della parete è presente una Madonna del Latte in trono (Fig. grande) di stile gotico particolamente ben conservata è di buon livello artistico.
- Sulla sinistra è presente un'altra Madonna in trono con bambino, purtroppo molto danneggiata. Essa viene attribuita alla bottega di De Bosis e risalirebbe quindi al periodo a cavallo fra il quindicesimo e il sedicesimo secolo.
- Sulla destra è invece presente un riquadro che raffìgura, a partire da sinistra, Santa Lucia, San Dionigi e San Sebastiano, attribuiti ad una bottega milanese o lombarda.
Abside destra - Vi si trovano i resti di un unico affresco votivo con quattro personaggi. L'affresco è all'interno in una cornice a motivi floreali rossi ed è purtroppo ormai quasi illeggibile.
Controfacciata - Affresco di modesta fattura di un periodo verosimilmente a cavallo fra quidicesimo e sedicesimo secolo e raffigurante un Sant'Antonio abate (Fig. 5). E' attribuito ad un pittore di scuola novarese. La peculiarità di questo affresco è rappresentata dal grande numero di graffiti contenenti riferimenti ad eventi storici particolari incisi sulla vestre del santo. Curiosamente gran parte di questi graffiti sembrano attribuibili ad una stessa mano. La presenza di vari errori e imprecisioni porta a credere che tali graffiti vennero in gran parte realizzati in un lasso cronologico assai breve, forse nel diciannovesimo secolo, registrando eventi avvenuti parecchio tempo prima.
Categorie: Luoghi di interesse storico di interesse artistico
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Foto aggiuntive della Chiesa di Santa Maria dei Campi nella sezione Fotografia |