Busto Arsizio (Varese): Chiesa di Madonna in Prato
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La chiesa di Madonna in Prato è una piccola chiesa di Busto Arsizio, appartenente alla parrocchia di San Michele Arcangelo. Formalmente è intitolata all'Immacolata Concezione ma è comunemente nota come Madonna in Prato.
Sul sito, alla biforcazione delle strade che portano a Gallarate a destra e a Verghera e Arnate a sinistra, sorgeva fin dal dodicesimo secolo un edicola contenente un dipinto di una Madonna del Latte oggetto di devozione popolare. L'edicola venne più volte ampliata, recintata e, alla fine del sedicesimo secolo, trasformata in oratorio attraverso l'aggiunta di un'aula rettangolare coperta con capriate in legno e un soffitto piano. L'edicola venne così trasformata nel presbiterio del nuovo oratorio; una cancellata in ferro battuto con inserti in ottone separava il presbiterio e l'aula. Nel 1603, dopo la visita pastorale del cardinale Federico Borromeo, ai lati del presbiterio vennero eretti, a sinistra, il campanile e a destra la sagrestia. Una nuova sagrestia, più ampia, verrà poi realizzata all'inizio del sedicesimo secolo dietro all'altare. Negli anni 1773-1774 Biagio Bellotti apportò radicali modifiche all'oratorio, aumentandone le dimensioni e trasformandola nell'edificio che è visibile oggi. Fece abbattere la parete di fondo così da trasformare la seconda sagrestia nel nuovo presbiterio, coperto con una volta a vela di pianta ovale (Fig. 3). La cappella trecentesca venne trasferita più indietro e il Bellotti ridipinse l'affresco della Madonna col Bambino sopra a quello originale (ma la ripittura è stata rimossa durante gli ultimi restauri, così da riportare alla luce l'affresco originale del dodicesimo secolo, Fig. 4). L'affresco venne posto all'interno di una fastosa ancona trompe l'oeil in stile barocco. Si edificarono una nuova sagrestia e un nuovo altare dotato di pagliotto in scagliola e, attraverso la demolizione delle pareti laterali, venne ampliata l'aula originaria, adesso anteriore. Questa divenne quadrata, con angoli smussati e pareti scandite da lesene tuscaniche. La nuova copertura era (ed è ancora oggi) a volta a vela (Fig. 2). Biagio Bellotti decorò la volta principale con un affresco raffigurante La Gloria della Vergine con l'arcangelo Michele; i pennacchi sono occupati da rappresentazioni monocrome delle figure di Ester e Assuero, Giuditta e Oloferne, Davide e Abigail, Giaele e Sisara. Sulla volta del nuovo presbiterio un anonimo pittore dipinse invece un'allegoria di significato oscuro, con angeli che reggono il sole e la luna.
Particolarmente interessanti sono la facciata e le finesetre. La facciata utilizza elementi architettonici semplici per creare una struttura complessa e originale: le lesene e il cornicione che divide i due ordini sono ridotti a lievi risalti nell'intonaco, i capitelli a semplici rettangoli in rilievo, in netto contrasto con la finestra centrale di fantasiosa forma barocca e il frontone spezzato in cui le curve dell'elemento centrale contrastano con la linearità delle parti laterali. All'apice del frontone è posta una statua della Madonna Immacolata, mentre ai lati vi sono le statue di due putti che sembrano guardarla ammirati. Le finestre sono invece presenti in ben quattro forme diverse, tutte di forme mistilinee in stile tardobarocco, e vanno a creare nella struttura molto linere e geometrica del complesso punti di rottura, su cui va inevitabilmente a focalizzarsi l'attenzione dell'osservatore.
Categorie: Luoghi di interesse storico di interesse artistico
Piazza A. Manzoni, 18C, 21052 Busto Arsizio VA |
Foto aggiuntive della Chiesa di Madonna in Prato nella sezione Fotografia |