Caravaggio (Bergamo): Chiesa di Santa Elisabetta
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La Chiesa di Santa Elisabetta, o, più esattamente, Chiesa della Visitazione di Maria ad Elisabetta, faceva in origine parte del complesso del ex-monastero delle Agostinaniane, già delle Visitadine dell'ordine di San Francesco di Sales, ora in parte casa parrocchiale. Il monastero venne soppresso nel 1805. La chiesa fu successivamente oggetto di controversie riguardo a chi ne fosse il proprietario. Oggi è proprietà della parrocchia. L'attuale chiesa venne costruita a partire dal 1626 su disegno di Fabio Mengoni (o Mengone, secondo altre fonti) al posto di una chiesa preesistente. Il lavori andarono avanti a rilento, tanto che essa venne consacrata solo nel 1674 e non venne in effetti mai terminata, in particolare all'esterno, tanto che la facciata appare ancora oggi incompiuta.
La posizione della chiesa non permette di apprezzarne adeguatamente l'aspetto esterno, tanto che è facile non notare che la facciata è rimasta incompiuta e molti particolare sono assenti, a cominciare dal timpano sulla sommità. Essa risulta comunque molto elegante e ben proporzionata, scandita da quattro lesene e cononata da un'elaborata cornice. Le lesene terminano con quattro raffinati capitelli ionici ad abaco incavato. L'ingresso, al centro, è incorniciato da un monumentale portale con frontone spezzato. Sopra di esso, nella parte alta della facciata è presente un grande finestrone rettangolare che garantisce una buona illuminazione dell'interno.
L'interno della chiesa è rettangolare, quasi quadrato, con lo sfondato delle due cappelle laterali quasi a suggerire una struttura a croce greca. La copertura è a botte. Le pareti sono scandite da lesene che sostengono una spessa trabeazione decorata con un'alternanza di teste di cherubino ed elementi vegetali divisi in riguardi separati da lesene in miniatura.
Il presbiterio è occupato da un altare in legno intarsiato e dorato dominato da una grande ancona lignea a struttura architettonica incentrata su due grandi colonne tortili che sostengono un frontone che racchiude la dedica a Santa Elisabetta. Il tutto arricchito da statue di putti, teste di cherubino, festoni. La pala d'altare è rappresentata da una Visitazione di provenienza antiquiaria. Sulle pareti laterali sono presenti due tele restaurate di recente: La Messa di San Bernardo e il Martirio di Antonio Maria Ripari.
Le due cappelle laterali hanno struttura uguale, caratterizzata volta a botte e ricche decorazioni in stucco bianco. Si riconoscono spazi e pannelli probabilmente destinata ad ospitare dipinti e invece rimasti vuoti. In entrambe le cappelle l'altare è sovrastato da una grande ancona barocca in legno e stucchi a struttura architettonica, dove due colonne sorreggono un frontone spezzato composto. Nella cappella di sinistra, che secondo l'iscrizione presente sul frontone dell'ancona dovrebbe essere dedicata a Maria Consolatrice, è presente una pala d'altare raffigurante Sant'Antonio da Padova, in quella di destra la pala d'altare raffigura invece una Madonna con Bambino fra i santi Rocco e Sebastiano. Entrambe le pale provengono da chiese di Caravaggio andate distrutte.
La chiesa è dotata di una cosidetta "chiesa interna", ovvero di una seconda aula dietro all'abside, separata da quella aperta al pubblico e riservata alle monache. Di dimensioni comparabili alla parte pubblica, la parte riservata alle monache è però pressoché priva di decorazioni, eccezion fatta per stucchi sul soffitto. La parte inferiore delle pareti è però occupata da un pregiato coro in legno massiccio.
Categorie: Luoghi di interesse storico di interesse artistico
Via Bernardo da Caravaggio, ., 24043 Caravaggio BG |
Foto aggiuntive della Chiesa di Santa Elisabetta nella sezione Fotografia |