Brugherio (Monza e Brianza): Chiesa di San Lucio in Moncucco
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La Chiesa di Lucio in Moncucco (noto anche come Tempietto di San Lucio) oltre che essere di valore storicoartistico di per se, è anche speciale a causa della sua storia. Esso infatti non venne costruita dove si trova ora (a Brugherio, a fianco di Villa Andreani), bensì a Lugano.
STORIA Eretto nel sedicesimo secolo in puro stile rinascimentale, forse su progetto dell'architetto di scuola bramantesca Tommaso Rodari, esso era in origine la cappella dedicata a Sant’Antonio di Padova annessa al convento di S. Francesco a Lugano. Quando in epoca napoleonica vennero soppressi tutti gli ordini religiosi, l'edificio venne messo all'asta nel 1812 dal Gran Consiglio del Canton Ticino e venne acquistato da Natale Albertolli, facoltoso imprenditore fratello dell'architetto milanese Giocondo Albertolli. Questi riuscì a salvarlo dalla demolizione progettata dal fratello Natale, intenzionato a ricavare materiale da costruzione. Giocondo ottenne ciò grazie al mecenatismo di Gian Mario Andreani (1760-1830), fratello di quel Paolo primo aviatore in mongolfiera dei cieli italiani, che lo acquistò, chiedendo all'architetto Albertolli di "portarlo" nei pressi della Villa di Moncucco, a quei tempi frazione di Brugherio. Centosessanta carri trasportarono le pietre e i vari pezzi scolpiti del tempietto, accuratamente numerati, dal Convento di S. Francesco alla riva del lago. Il carico viaggiò attraverso le vie d’acqua passando per il lago di Lugano, di Lecco, l’Adda e il Naviglio della Martesana fino a giungere al Porto fluviale del Mattalino (oggi nel comune di Cologno) e Brugherio. I lavori di ricostruzione durarono ben diciassette anni: ebbero inizio fra il 1815 e il 1816 e andarono avanti fino al 1832. La cappella, ormai separata da un monastero, assunse una sua dimensione originale e a sé stante, divenendo quindi "tempietto" e venendo dedicata a San Lucio, raffigurato in un dipinto seicentesco posto sopra all’altare. Da notare che Gian Mario Andreani non poté vedere l'opera realizzata, in quanto morì nel 1830. Il tempietto seguì poi i passaggi di proprietà della villa e le vicende storiche ad essa connessa. Gli ultimi proprietari della Villa Sormani e del Tempietto, gli Stanzani, nel 1987 decisero di vendere il complesso al Comune di Brugherio. Dopo profondi restauri nel 1994 il tempietto venne ufficialmente riaperto. Esso è attualmente visitabile durante manifestazioni particolari quali, ad esempio, Ville Aperte in Brianza.
STRUTTURA La Chiesa di San Lucio si presenta come un edificio a pianta quadrata a due ordini, con l'ordine superiore alto ca. la metà di quello inferiore. Alla base è presente un alto basamento. I due ordini sono separati da una spessa cornice, mentre le superfici sono scandite da lesene, lisce nell'ordine inferiore rigate in quello superiore. Al centro del tetto è presente una cupoletta semisferica posta sopra un tamburo nel quale si trovano otto oculi. L'ingresso è raggiungibile tramite una scalinata ed è protetto da un grande pronao tetrastilo in stile prettamente neoclassico, in accordo col fatto che si tratta di un'aggiunta ottocentesca. Sul lato opposto è presente la sagrestia.
L'interno del tempietto è rimasto uguale a come era quando l'edificio si trovava a Lugano. Esso è strutturato a corrispondere ad una croce greca inscritta in un quadrato. I bracci della croce possiedono volte a botte e al centro si trova la cupola. Le quattro parti sugli angoli dell'edificio possiedono invece una copertura più bassa, a cupoletta. Lungo tutte le pareti sono corrono due cornici orizzontali: una all'altezza dell'attacco degli archi che delimitano le coperture dei bracci della croce e una più bassa, all'altezza dell'attaccatura degli archi che delimitino le coperture delle parti poste sugli angoli. Da notare che gli archi sono a loro volta messi in evidenza da cornici, come pure le superfici di tutti i pilastri e i due bordi, superiore e inferiore, del tamburo. In questo modo l'intera struttura interna è scandita dall'alternanza fra il bianco delle superfici e il grigio delle linee che le delimitano. Unica eccezione il pavimento in cotto. Il ramo della croce opposto all'ingresso corrisponde coincide col presbiterio ed è delimitato da una balaustra in pietra. L'altare, di pietra bianca, è ornato, ai lati del tabernacolo, dai ritratti dei quattro evangelisti e sormontato dal già citato ritratto di san Lucio papa. Degni di interesse all'interno sono in particolare 48 medaglioni in pietra con sia rappresentazioni a tema sacro, quali fatti della vita di Cristo e immagini di santi (Antonio, Lorenzo, Bernardino, Francesco), sia motivi ornamentali e simbolici, grottesche, raffigurazioni fantastiche di animali mitologici. Essi vennero realizzati tra il 1520 e il 1542, com'è inciso su due di essi. Degno di nota, infine, è anche il bassorilievo raffigurante Cristo in pietà posto sull'estremità della cupola.
Vedere anche: La storia del tempietto: pietre che galleggiarono da Lugano a Moncucco su Noi Brugherio Tempietto di San Lucio sul sito web del Comune di Brugherio Chiesa di San Lucio su Wikipedia Chiesa di San Lucio
Categorie: Luoghi di interesse storico di interesse artistico
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Foto aggiuntive della Chiesa di San Lucio in Moncucco nella sezione Fotografia |