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Limbiate (Monza e Brianza): Villa Pusterla Arconati Crivelli

Foto Villa Pusterla Arconati Crivelli
Foto Villa Pusterla Arconati Crivelli
Foto Villa Pusterla Arconati Crivelli
Foto Villa Pusterla Arconati Crivelli
Foto Villa Pusterla Arconati Crivelli
Visualizza da visitare intorno a Milano:
Luoghi  di interesse storico  di interesse artistico intorno a Milano: Villa Pusterla Arconati CrivelliLa grande villa sorge nella frazione Mombello, sulla margine orientale della fascia di boschi delle Groane, in posizione panoramica con vista sulla valle del Seveso.

STORIA
I sito era già occupaato nell'alto medioevo da un castello. Secondo la tradizione nel 1340 trovò rifugio nella villa, allora proprietà della famiglia, Margherita Pusterla, moglie di Fanciscolo, per sfuggire al cugino Luchino Visconti, comunque entrambi successivamente da lui fatti giustiziare per congiura. In realtà non è chiaro se si tratti di una leggenda (narrata nel romanzo "Margherita Pusterla" di Cesare Cantù) o di fatti realmente accaduti.

La sequenza di successivi proprietari non è chiara (comunque tutte famiglie di rilievo nella storia di Milano e della Lombardia).
Secondo alcune fonti nella prima parte del sedicesimo secolo la villa divenne proprietà dei Carcano, che trasformarono l'edificio in un palazzo. Nel 1543 (nel 1579 secondo altre fonti) esso passò alla famiglia Arconati, che la abbellì trasformandola in elegante dimora di campagna, soprattutto per volontà di Anna Visconti che negli anni '80 del sedicesimo secolo fece eseguire ampi lavori su progetto dell'architetto Martino Bassi.

Nel 1718 (o 1719) la villa passò ai Crivelli, che la trasformarono in una villa lussuosa su progetto dell'architetto Francesco Croce progettista anche dello scalone d'onore in Fig. 3), crearono il giardino all'italiana e aggiunsero l'oratorio di San Francesco (aperto al culto ne 1754).
Sotto il conte Giuseppe Crivelli la villa conobbe il suo periodo di massimo splendore. Nel 1786 essa ospitò due volte Ferdinando IV re delle Due Sicilie.
Nel 1797 essa divenne, da Maggio a Novembre, il quartier generale di Napoleone, diventando sede di una vera e propria corte. Il 13 Giugno 1797 l'Oratorio di San Francesco ospitò le nozze tra Paolina Bonaparte e il generale Leclerc e di Elisa Bonaparte con Felice Baiocchi.

Nel 1819 il conte Ferdinando Crivelli fu costretto dai debiti a vendere la villa, che andò poi incontro a vari cambi di proprietà ad una progressiva decadenza.
La proprietà passò infine nel 1865 proprietà della Provincia di Milano, nel Regno d'Italia da poco costituito, che la destinò a sede di un ospedale psichiatrico.
Nel periodo in cui la villa ospitò l'ospedale psichiatrico vennero aggiunti numerosi edifici secondari, nei quali trovarono posto una tessitoria, una lavanderia, vari laboratori artigianali e officine, un teatro.
In certi periodi, fra pazienti e personale, l'ospedale arrivò ad ospitare varie migliaia di persone.
Nel 1915 vi furono ospitati molti reduci della Prima Guerra Mondiale, traumatizzati dalla guerra in trincea.
La legge Basaglia, del 1978, portò allo smantellamento del manicomio. Da allora la villa è sede dell'Istituto Agrario Luigi Castiglioni.

STRUTTURA
La villa si sviluppa secondo uno schema a U con due corpi che tendono a chiudere anche il lato anteriore. Essi sono collegati da una loggia porticata (Fig. 2) con terrazzo sovrastante.
In origine esisteva un porticato anche alla base della facciata principale verso il cortile. Esso venne però murato già nel diciannovesimo secolo e nelle pareti di chiusura vennero inserite delle finestre di gusto cinquecentesco, in stile con quelle del primo piano.
Le due eleganti ali (non identiche fra loro) hanno l'angolo verso il cortile arrotondato. Come il corpo centrale comprendono due piani. Sono poi però presenti anche un piano ammezzato e uno sottotetto, assenti nel corpo centrale in virtù della maggiore altezza delle sale in questo'ultimo.

Il fronte orientale, che da verso il giardino, è caratterizzato dalla presenza di due torrette quadrate panoramiche ai lati e di un grande muraglione dal profilo convesso al centro, arricchito nella parte inferiore da esedre barocche che in origine ospitavano fontane. Il muraglione a terrazze venne realizzato nel diciottesimo secolo su progetto di Francesco Croce. In particolare la parte centrale convessa andò a nascondere alla vista un grande scalone di accesso alla villa, ancora presente dentro di essa.
L'accesso al sottostante giardino avviene tramite una serie di scalinate a forbice che collegano terrazzi panoramici.
Negli ultimi anni è stato parzialmente ricreato di fronte al lato orientale della villa il giardino all'italiana una volta presente. Quello originario era arricchito anche da una fontana centrale e da vari giochi d'acqua.

All'interno non è rimasto quasi nulla della passata ricchezza. E' ancora presente lo scalone d'onore progettato dall'architetto Francesco Croce (Fig. 3) e due affreschi realizzati da Angelo Borroni nella prima metà del diciottesimo secolo in due stanze. Uno raffigura un'allegoria della brevità della vita, l'altro Ercole che doma il leone Nemeo.

Sotterranei
La villa è dotata di sotterranei molto ampi e ramificati, che si estendono sotto quasi tutta la superficie del parco.
Essi comprendono anche una ghiacciaia e un pozzo.
I sotterranei di Villa Pusterla Arconati Crivelli sono attualmente oggetto di esplorazione da parte dell'associazione Speleologia Cavità Artificiali Milano.

Il parco ospitava fino alla fine del diciannovesimo secolo anche vigneti, poi distrutti dall'epidemia di filossera che colpì tutta Europa. La villa e il suo parco videro godettero anche dell'intervento dell'importante botanico Luigi Castiglioni, a cavallo dei secoli diciottesimo e diciannovesimo. Egli mise in sede vari esemplari di piante esotiche da lui portate dagli Stati Uniti. Nel parco della villa vennero anche coltivate i primi ananas in Europa, all'interno di un'apposita serra.

Oratorio di San Francesco
(Fig. 4) Detto anche Oratorio di Mombello, la piccola chiesa venne realizzata, su progetto di Francesco Croce, a metà del diciottesimo secolo in stile tardo barocco.
L'oratorio è posto a fianco dell'ala nord della villa e originariamente esso faceva corpo unico con la villa dalla parte della facciata. Quest'ultima è infatti posticcia, e venne realizzata, in stile neorococò nei primi anni '20 del ventesimo secolo, allorché la piccola chiesa venne restaurata e staccata dalla villa.
La chiesa comprende uno spazio centrale circolare (Fig. 5) innestato in una struttura rettangolare. Lo spazio centrale è coperto da un basso tiburio dotato di finestre alternativamente rotonde ed ellittiche alla base. Al centro della cupola un piccolo affresco circolare raffigurante putti fra le nuvole.
Sulle pareti laterali sono presenti due affreschi di Stefano Gaetano Crivelli all'interno di cornici in stucco (a sinistra una Natività con San Francesco e, sullo sfondo, San Carlo, a destra Santo Stefano (in memoria di Stefano Gaetano Crivelli che fece edificare l'oratorio).
L'abside è separato dal corpo centrale da una balaustra in marmi policromi. Al suo interno un altare barocco, pure esso in marmi policromi. La sua ancona ospita una pala d'altare di Bernardino Campi, attualmente però in restauro.
Da notare anche la presenza di un matroneo dotato di balaustre in pietra e ferro battuto.





Categorie: Luoghi di interesse storico di interesse artistico


Via Monte Grappa, 40, 20812 Mombello MB
Foto aggiuntive della Villa Pusterla Arconati Crivelli nella sezione Fotografia
Limbiate (Monza e Brianza): Allegoria della brevità della vita in Villa Pusterla Arconati Crivelli
Limbiate (Monza e Brianza): Facciata verso il parco di Villa Pusterla Arconati Crivelli
Limbiate (Monza e Brianza): Interno dell'Oratorio di San Francesco in Villa Pusterla Arconati Crivelli
Limbiate (Monza e Brianza): Interno della cupola dell'Oratorio di San Francesco in Villa Pusterla Arconati Crivelli
Limbiate (Monza e Brianza): Martirio di Santo Stefano nell'Oratorio di San Francesco in Villa Pusterla Arconati Crivelli
Limbiate (Monza e Brianza): Ercole che doma il leone Nemeo in Villa Pusterla Arconati Crivelli