Orta San Giulio
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Orta San Giulio è il pittoresco borgo da cui prende il nome il Lago d'Orta. Esso si trova sul lato orientale del lago, in corrispondenza della penisola che si protende verso l'interno del lago. Nel medioevo il paese era un borgo fortificato dotato di mura e di castello, ma oggi non rimane più nulla di tali strutture (le prime furono abbattute già nel quattordicesimo secolo). Il comune di Orta San Giulio comprende anche l'Isola di San Giulio, che si trova proprio davanti alla piazza principale del paese, separata da esso da poche centinaia di metri d'acqua. Il centro del paese è completamente pedonalizzato e specie nei fine settimana è affollato di turisti. Pur essendo un piccolo paese, le cose da vedere a Orta San Giulio sono veramente tante. In particolare segnaliamo (senza pretesa di completezza):
- Piazza Mario Motta (Fig. 1): Posta proprio di fronte all'isola, è circondata da antiche case, in parte porticate, alcune decorate con affreschi, e ospita alberghi, ristoranti e bar. La presenza, sul lato settentrionale della piazza, del Palazzo della Comunità (Fig, grande) testimonia il fatto che la piazza è stata a lungo il punto centrale della comunità rivierasca. L'edifico venne costruito nel 1585 da Andrea del Sala e Battista Pandoro (scala e campaniletto sono però più recenti) e possiede, molto in piccolo, la stessa struttura dei broletti presenti in molte città lombarde, comprese Monza e Milano: un pianterreno composto da un porticato e un piano superiore finestrato occupato da una grande sala. La sala è qui abbellita da un affresco raffigurante la Madonna con San Giulio. All'esterno sono presenti gli stemmi di alcuni vescovi conti di Novara, del Comune di Orta e della casa di Sardegna. Sopra all'ingresso un affresco raffigurante una Giustizia fra angeli, sormontata dal verso virgiliano "Discite Justitiam ammoniti".
Nella piazza si nota anche un edificio su cui è affrescata una pietà e che in passato ospitava il monte di pietà. Dal 1228 ogni mercoledì la piazza ospita il mercato del paese. - Chiesa di Santa Maria Assunta: Prendendo la strada pedonale in salita che parte dalla piazza (salita della Motta, Fig. 2, 3) è possibile raggiungere la chiesa parrocchiale di Orta. Pur essendo di ridotte dimensioni costituisce uno dei gioielli del barocco novarese. I suoi interni sono infatti completamente affrescati in stile rococò. In particolare spiccano l'abside, la cui volta è completamente occupata da una quadratura trompe l'oeil popolata di angeli, e la cappella laterale destra (Cappella del Rosario), il cui aspetto attuale si deve alla risistemazione disposta da Gerolamo Gemelli nella seconda metà del diciottesimo secolo.
La chiesa ospita tele di pregio, fra cui un'Immacolata Concezione di Stefano Maria Legnani detto il Legnanino, un Transito della Vergine del fratello di questi e un'Ultima Cena del diciassettesimo secolo, copia dell'Ultima Cena di Gaudenzio Ferrari conservata nella Chiesa di Santa Maria della Passione a Milano. Da notare anche la facciata, che si combina in maniera armonica e originale con l'interno, pur essendo stata costruita nel 1941. Chiesa di Santa Maria Assunta in maggior dettaglio. - Sacro Monte di Orta: Dedicato alla vita di San Francesco, esso occupa parte dell'altopiano collinare che si trova alla basa della penisola d'Orta. Esso sorse in seguito ad una deliberazione presa nel 1583 dalla Comunità di Orta.
Inizialmente erano previste 30 cappelle, ma alla fine ne vennero realizzate solo 20, con i lavori di costruzione che si protrassero fino alla fine del diciottesimo secolo. In conseguenza di ciò le cappelle realizzate per prime sono in stile rinascimentale, mentre le ultime sono dominate dal barocco, specie a livello delle decorazioni interne. In effetti l'ultima cappella non venne mai terminata e oggi viene utilizzata come spazio per mostre artistiche e fotografiche. Il valore del Sacro Monte di Orta non è solo storicoartistico, ma anche paesaggistico, in quanto le cappelle sono armoniosamente inserite nel bosco della collina e da molti punti è possibile godere di stupendi panorami sulle zone circostanti. Sacro Monte di Orta in maggior dettaglio - Isola di San Giulio (Fig. 4, 5): Si presenta come un pianoro ovale lungo ca. 250m, largo 140m e quasi completamente occupato da edifici civili e religiosi, inframmezzati da giardini e cortili. Dominano l'isola dalla mole dell'ex seminario al centro e l'alto campanile romanico della Basilica di San Giulio. La leggenda vuole che sia stato San Giulio il primo a colonizzare l'isola, ancora infestata da serpenti e da altri animali spaventosi, dopo averla raggiunta usando il suo mantello come barca e il suo bastone come remo.
Dopo San Giulio l'isola divenne proprietà dei vescovi di Novara e venne trasformata in fortezza. Subì numerosi assedi, il più famoso quello del 962 da parte di Ottone I. Proprio durante tale assedio nacque sull'isola Guglielmo da Volpiano, futuro abate benedettino fondatore di monasteri, architetto, scrittore, artista. Nel 1844 al posto di mura e castello, ormai in rovina, venne costruito il grande edificio del seminario. L'isola fu sede estiva, insieme a Gozzano, del vescovo conte di Novara. Nel corso dei secoli il baricentro si spostò progressivamente sul borgo di Orta posto sulla terraferma. La presenza della Basilica di San Giulio rende comunque l'isola ancora oggi il cuore religioso della regione cusiana. Al visitatore l'isola offre una passeggiata ricca di innumerevoli suggestivi scorci fra le antiche case in pietra. - Basilica di San Giulio: Essa si trova sull'isola e rappresenta, dal punto di vista artistico, il più importante monumento dell'intero novarese.
La prima versione della chiesa, più piccola di quella attuale, è verosimile che sia stata effettivamente fondata dallo stesso San Giulio nel quarto secolo.La chiesa attualmente visitabile è comunque una versione successiva di epoca romanica, ulteriormente modificata e arricchita nel secoli successivi, così da caratterizzarsi per una peculiare e armoniosa mescolanza di elementi romanici e barocchi. La struttura generale e l'aspetto esterno, compreso il campanile, sono tipicamente romanici. Si noti che la facciata è visibile solo dal lago e che l'accesso avviene attraverso un ingresso laterale. L'interno, a croce latina, è arricchito da innumerevoli affreschi, da quelli romanici e gotici sulle colonne e nelle navate laterali a quelli barocchi che adornano le volte della navata centrale, del transetto e il catino absidale. Di grande importanza storicoartistica l'ambone romanico posto davanti al presbiterio. Basilica di San Giulio in maggior dettaglio. - Chiesa di San Nicolao: Essa si trova in corrispondenza dell'accesso al Sacro Monte. Anche essa è una chiesa molto antica, risalendo le sue origini probabilmente al nono secolo. L'edificio venne radicalmente trasformato e riprogettato tra il 1591 e il 1607 da Padre Cleto da Castelletto Ticino, e dedicato anche a san Francesco, in concomitanza con la costruzione del convento per i frati Cappuccini e delle prime cappelle del Sacro Monte di Orta.
L’attuale struttura architettonica si ispira alla basilica inferiore di San Francesco d’Assisi. Il pronao antistante la facciata fu aggiunto nel 1926. Il campanile romanico è databile al sec. XII-XIII e fa parte dell’edificio originario. L'interno della chiesa è ricco di arredi lignei in stile barocco “francescano-cappuccino”, in noce con intarsi di radica incorniciata da legni scuri. Alle pareti laterali vi sono quattro grandi altari, ornati con tele in stile barocco e rococò. Per maggiori dettagli su questa chiesa: Chiesa dei Santi Nicolao e Francesco su liceogalileiborgomanerogozzano.edu.it - Oratorio di San Rocco: Piccola chiesa barocco costruita nel 1631 a nord della piazza centrale. La facciata è piuttosto sobria e scandita da quattro lesene. Curioso il timpano al suo vertice, con estremità arrotondata ed una grande conchiglia in rilievo al suo interno.
Sopra l'ingresso un affresco di San Rocco e sopra di questi una finestra con vistosa cornice barocca, in contrasto con le due finestre ai lati dell'ingresso, totalmente prive di elementi decorativi. L'interno a navata unica ricorda, come stile delle decorazioni, quello della Chiesa di Santa Maria Assunta, con abside e soffitto decorati con quadrature e cieli popolati da angeli. Nel 1930 la chiesa doveva essere abbattuta ma fu salvata dall'intervento della famiglia Poli che si fece carico degli interventi di restauro. - Chiesa di San Quirico: In origine dedicata ai Santi Giuditta e Quirico, si tratta di una chiesa di antichissime origini, edificata in un luogo dove erano già presenti edifici religiosi pagani, addirittura dai tempi preromani. Essa fu dedicala anche a San Michele.
La chiesa venne rinnovata e ampliata alla fine del quattordicesimo secolo, quando i suoi interni vennero affrescati con le pitture attualmente visibili. Almeno a livello del catino absidale i nuovi affreschi vennero a sovrapporsi ad altri più antichi realizzati nel dodicesimo secolo. Il ciclo di affreschi è unico e coerente ed è dedicato al mistero cristiano, delle sue origini ai suoi frutti, rappresentati dai Santi e dalle opere di misericordia. E' verosimile che in passato per un certo periodo sia stata anche chiesa parrocchiale. Vedere anche: Chiesa di San Quirico fuori le mura
- Oratorio di San Bernardino: Si trova in linea d'aria proprio a metà fra l'Oratorio di San Rocco e la Chiesa di Santa Maria Assunta. Venne eretto nel quindicesimo secolo, ma il suo aspetto attuale risale al diciottesimo secolo. I suoi interni sono perciò ricchi di affreschi e decorazioni barocche. (Oratorio di San Bernardino su liceogalileiborgomanerogozzano.edu.it
- Oratorio della Trinità: Si tratta di un'altra piccola chiesa barocca, edificato nel 1727 per volontà degli uomini della Contrada del Moccarolo, custodisce affreschi di Luca Rossetti, pittore che lavorò nel Settecento anche per la chiesa parrocchiale. Fonte: Oratorio della Trinità su http://www.comune.ortasangiulio.no.it
- Oratorio di Santa Caterina: Piccolo oratorio della fine del diciottesimo secolo situato nella frazione Legro (a sud della di Orta San Giulio vera e propria) e recentemente restaurato. Esternamente si caratterizza per il frontone curvilineo.
- Chiesa di Santo Stefano: Piccola chiesa barocca localizzata nella frazione Carconio (a sud della di Orta San Giulio vera e propria). All'interno è dotata di due cappelle, la cappella della Mater Dolorosa e quella di S. Luca. In particolare quest'ultima ospita decorazioni realizzate da Giorgio Bonola (1657-1700) originario del luogo, Giacomo Parravicino, detto il Gianolo (1660-1729), pittore valtellinese e da Pietro Romagnolo di Lugano.
Nella cupola della cappella è invece raffigurata l'Ascensione di Cristo, mentre a destra si trovano alcuni personaggi del vecchio testamento: Mosè con le tavole della Legge e il re Davide con l'arpa. (Carconio su http://www.trekking-etc.it - Casa Marangoni (ora Capuani) detta Casa dei Nani: Si trova lungo la Salita della Motta che collega la piazza principale del paese con la Chiesa di Santa Maria Assunta. Rappresenta la più antica casa di Orta, essendo essa stata costruita, pare, addirittura alla fine del quattordicesimo secolo.
Non si tratta di un edificio grandioso, ma la sua struttura la rende facilmente riconoscibile: si tratta infatti di una casa bassa e larga, con solo pianterreno e primo piano. La facciata comprende un portico che si estende per tutta la larghezza e scandito da due colonne in pietra di sezione quadrata. Sulle colonne poggia una grande architrave in legno che regge l'intero piano superiore. Sotto al portico vi sono quattro portoni, mentre il piano superiore è dotato di quattro finestre, così piccole da meritarle il nome di "Casa dei Nani". La facciata è decorata da tre affreschi raffiguranti l'Annunciazione, l'Ascensione e la Madonna col Bambino. - Palazzo Penotti Ubertini (Fig. 3): Anche esso si trova sulla Salita della Motta, in alto, subito sotto la Chiesa di Santa Maria Assunta a sinistra di essa guardando dalla piazza. La facciata neoclassica comprende due balconi nel corpo centrale e un ampio portone dal quale passavano carrozze e carri per accedere a un cortile interno.
Il palazzo doveva originariamente appartenere alla famiglia Gemelli. Il costruttore - Paolo Gemelli - lo fece erigere nel primo decennio del secolo diciottesimo secolo. Attualmente il palazzo viene utilizzato come location per eventi sia privati che aziendali. Da notare anche la loggia quattrocentesca dell'edificio rustico che gli sta affiancato. Vedere anche www.palazzoubertini.it - Palazzo Gemelli (Fig. 2, a sinistra): Si trova anche esso sulla Salita della Motta, proprio di fronte a Palazzo Penotti Ubertini. Rispetto a quest'ultimo è più alto ed imponente, con il raccordo con il tetto arrotondato e affrescato con decorazioni tardorinascimentali a tema mitologico attribuite ai Fiamminghini. E' quindi anche più antico, risalendo la sua costruzione al quindicesimo secolo.
Purtroppo è invece andata interamente perduta la decorazione della facciata vera e propria, dove è solo più possibile intravedere decorazioni raffiguranti figure muliebri (probabilmente simboleggianti le quattro stagioni) e un fregio con amorini. L'edificio è composto da due distinti fabbricati che ebbero probabilmente in passato due distinte funzioni; se il fabbricato maggiore presenta locali destinati a civile abitazione, quello minore ospita anche locali di servizio e sembra essere di poco successivo al primo. Il palazzo comprende anche un giardino all'italiana, sfruttato per eventi e celebrazioni. L'interno custodisce spazi raffinati ed eleganti. Le sale interne ospitano splendidi affreschi. Nella sala dei ricevimenti sono esposti i ritratti dei signori che hanno posseduto il palazzo.
- Villa Bossi: Costruita nel sedicesimo secolo, è posta poco a nord di Piazza Motta, in riva al lago, ed è oggi sede del Comune. La villa possiede un bel giardino prospiciente il lago.
La facciata guarda verso il giardino e il lago, consentendo una splendida vista verso Pella, Ronco e il Santuario della Madonna del Sasso. L'edificio ha subito diversi rimaneggiamenti ed ampliamenti nel corso dei secoli. Purtroppo l'interno conserva ben poco degli arredi di un tempo. - Villa Crespi: Essa si trova fuori dall'abitato, all'inizio della penisola su cui sorge il Sacro Monte di Orta. Fu fatta costruire, a partire dal 1880, dall'industriale Cristoforo Benigno Crespi su di un originario progetto di Angelo Colla.
In stile eclettico, la residenza presenta soluzioni architettoniche inusuali per la zona, in particolare numerosi richiami all'architettura araba e, in particolare, un'alta torre a foggia di minareto. A contrastare la fantasiosità dei dettagli la semplicità della struttura complessiva, dotato di pianta rettangolare e privo di sporgenze lungo le facciate e appena interrotta dal portico a quattro arcate, presente sul lato che si affaccia sul giardino. Le pareti interne, decorate con stucchi, ripropongono motivi identici a quelli delle facciate. Degno di nota è anche l'ampio parco, popolato di grandi alberi e di essenze pregiate. Attualmente la villa è sede di un hotel e di un ristorante di lusso: www.villacrespi.it. - Muri dipinti di Legro: Molti muri della frazione collinare di Legro ospitano murales di pregio, realizzati da artisti provenienti da tutta Italia e dall'Europa che si sono cimentati nel raccontare, attraverso una serie di affreschi sui muri delle case, i film girati nel passato sul Lago d'Orta. I murales, ben 45 opere, si trovano lungo una via del paese detta "La via del cinema".
Vedi anche: Orta su liceogalileiborgomanerogozzano.edu.it http://www.lagomaggiore.net/orta-san-giulio.htm VIVERE Orta San Giulio TURISMO E CULTURA Ville di Orta San Giulio su http://www.illagomaggiore.it Cartina turistica di Orta San Giulio Scoprire i piccoli borghi del Lago d'Orta: Corconio Quei romantici balconcini in ferro battuto ad orta da uno studio di C. Nigra 1939
Categorie: Luoghi di interesse storico di interesse artistico di interesse paesaggistico
Orta San Giulio (Novara, Italy) |
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