Desio (Milano): Villa Cusani Traversi Tittoni
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La origini della villa sono da ricondurre probabilmente al XVI secolo quando i conti di Rho possedevano a Desio una villa di campagna che nel secolo successivo venne requisita dalla Regia Camera di Milano insieme con le loro proprietà e venduta dal governo al marchese Ottavio Cusani nel 1651.
La villa venne inizialmente utilizzata come vasto complesso produttivo fondiario, tanto da poter venire considerata una vera e propria azienda. Nel 1777 il marchese Ferdinando Cusani riuscì ad ampliare la sua proprietà intorno alla villa acquistando i beni del soppresso adiacente convento di San Francesco e tramite una serie di permute con sue proprietà in altre zone.
La villa attuale in stile neoclassico venne costruita in tale epoca. Essa, e il suo parco, dovevano richiamare idealmente la grande Villa Reale di Monza, in accordo anche col fatto che essi si venivano a trovare sull'antica strada di collegamento fra Milano e Monza. Del resto il proprietario Marchese Cusani ricopriva una carica importante nell'amministrazione dell'impero asburgico e sua moglie, Claudia Litta Visconti Arese, era amica dell'arciduchessa Maria Beatrice d'Este. Della progettazione della villa venne incaricato l'importante architetto Giuseppe Piermarini, progettista anche della Villa Reale di Monza.
Nel 1793 il parco, inizialmente all'italiana, venne trasformato in un parco all'inglese, ovvero un parco che doveva evocare un ambiente naturale e magari anche misterioso. Vennero perciò piantati anche numerosi alberi esotici e vennero costruite strutture particolari, come una finta grotta e perfino un finto rudere medioevale. Di tali strutture purtroppo non resta più nulla. Va sottolineato che il parco, ai suoi tempi molto famoso e ammirato, non aveva solo funzione estetica, ma anche produttiva! Una parte importante della sua estensione era infatti occupata da alberi da frutto e da viti!
Nel 1817 la villa venne venduta da Luigi Cusani, il figlio del marchese Ferdinando Cusani, a Giovanni Battista Traversi, importante avvocato milanese. Questi affidò all'architetto Pelagio Pelagi il compito di trasformare la villa secondo i gusti suoi e dell'epoca, per renderla più sfarzosa e di maggior impatto, a testimoniare che i nuovi proprietari borghesi avevano raggiunto uno status pari alla nobiltà. La villa venne ampliata sul lato strada, creando la corte d'onore e costruendo i padiglioni per il personale e le maestranze, stilisticamente integrate con la villa, ma separata da essa dalla ricca cancellata (arricchita, quest'ultima, da varie statue in marmo di Carrara raffiguranti le diverse attività umane). Sul lato verso il parco venne aggiunta la decorazione a rilievo raffigurante il trionfo di Cibele nel grande timpano sormontante la facciata. Il tetto venne inoltre arricchito con statue raffiguranti divinità pagane. Palagi progettò anche una torre neogotica, oggi di proprietà privata e sede di una collezione mineralogica. Gli interni vennero resi più ricchi e sontuosi, anche se si evitò di creare spazi troppo ampi. Le sale al pianterreno, al fine di stupire il visitatore, vennero ognuna decorata secondo uno stile diverso, mentre le stanze al piano superiore rimasero più semplici, quasi prive di decorazioni. Il nipote di Giovanni Traversi, Giovanni Antona Cordara, ereditò la villa nel 1854. Egli fece costruire la cappella, in stile neorinascimentale e terminata nel 1860. L'ultima importante modifica ebbe luogo nel nel 1904, quando il genero del Traversi, il prefetto di Perugia Tommaso Tittoni, che a sua volta aveva ereditato la villa, fece costruire l'attuale scalone d'onore ed erigere la tomba di Giovanni Traversi.
Nel secondo dopoguerra la villa andò incontro ad un periodo di rapido declino. Dopo essere stato ceduto dalla famiglia Tittoni ad un istituto religioso e trasformato in seminario, essa venne acquistata nel 1975 dal Comune di Desio, che iniziò i lavori di restauro.
La villa ha ospitato numerosi personaggi importanti: ancora nel diciottesimo secolo Arthur Young, ministro dell'agricoltura inglese, nella seconda metà del diciannovesimo secolo, invece, fra l'altro, Iswolsky, ministro degli esteri russo, una delegazione abissina mandata dall'Imperatore Menelik, Re Vittorio Emanuele III.
Per informazioni: cultura@comune.desio.mi.it Tel. 0362392235 Vedere anche: Parco Delle Culture
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