Biella- Basilica di San Sebastiano
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La Chiesa (o Basilica) di San Sebastiano a Biella rappresenta un tesoro di arte e storia che meriterebbe di essere più conosciuto e più visitato. Benché la facciata attuale sia stata realizzata solo nel 1885 su disegno di Andrea Bona di Vercelli, gli interni rappresentano, salvo alcuni dettagli di epoca successiva, un pregevole esempio di architettura sacra rinascimentale. La chiesa venne infatti edificate fra 1504 e il 1551, in seguito al trasferimento della Congregazione dei Lateranensi a Biella negli anni 1498-1499 e fu costruita su progetto del generale delle finanze presso la corte dei Savoia, Sebastiano Ferrero. Eretta con pianta a croce latina, essa comprende al suo interno tre navate: una centrale, con volta a botte, e due laterali, con volte a crociera. In virtù del fatto che la larghezza e l'altezza delle navate laterali sono di poco inferiori a quelle della navata centrale, che l'edificio è relativamente corto, che il transetto non è aggettante e che gli absidi sono molto profondi (specie quello centrale), la chiesa appare al visitatore quasi a pianta quadrata. Le superfici dei soffitti delle navate, quelle interne degli archi che separano le navate, e anche le zone fra di essi, furono decorate dal novarese Gerolamo de Tornielli intorno al 1519 con motivi a grottesca, entro i quali si inseriscono cartigli e tondi raffiguranti Santi e Beati dell'ordine lateranense. Si noti la somiglianza del soffitto con quello della Chiesa di San Vittore a Meda. La volta a botte della navata si estende anche all'abside centrale. In questo caso la decorazione a quadrati ricorda quella della cupola della Chiesa di Santa Maria della Passione a Milano.
La cupola della chiesa, all'esterno circondata da un tiburio, venne decorata solo nel 1866, da Adolfo Morgari (coinvolto, fra l'altro, anche nella decorazione della Chiesa di Santa Francesca Romana a Milano e della Chiesa di Santa Maria Assunta a Carpignano Sesia). Dalle foto sembra di capire che le figure nelle nicchie alla base della cupola sono costituite da sagome piatte dipinte in monocromatico e inserite all'interno di nicchie reali. I due bracci del transetto sono riccamente decorati. Quello di sinistra presenta sulla parete un affresco dell'Annunciazione, diviso in due parti e con al centro la narrazione della vita di Sebastiano Ferrero. La delicata decorazione a monocromo del soffitto è attribuita a Bernardino Lanino. Quello di destra comprende invece vari monumenti sepolcrali. Si notano, in particolare, la grande statua funebre (1877) scolpita da Odoardo Tabacchi per la tomba di Giovanna Berthie Mathew, moglie del generale Alfonso Lamarmora e il busto dello stesso Alfonso Lamarmora, di Vincenzo Vela. Fra le varie cappelle, la più notevole è senz'altro quella della Crocifissione, le cui pareti sono completamente occupate da un grande affresco di scuola milanese raffigurante Cristo in croce fra i due ladroni. Sullo sfondo si possono riconoscere la città di Biella, la Chiesa di S. Gerolamo e il Castello di Zumaglia. Sulla lunetta, infine, è rappresentata la Deposizione. Sulla parete in fondo all'abside destro è presente un polittico di Bernardino Luini avente per tema l'Assunzione e la vita della Vergine. Sotto all'abside destro si trova la cripta-tomba in cui riposano i discendenti di Sebastiano Ferrero, tra cui Alfonso Lamarmora, fondatore della batteria a cavallo “voloire” e Alessandro Lamarmora fondatore dei Bersaglieri. L'abside sinistro, ovvero la Cappella di San Sebastiano, contiene le tre lunette che erano presenti sopra agli ingressi della chiesa prima di venire sostituite con quelle attuali. Per quanto riguarda l'abside principale sono da segnalare l’altare maggiore in marmi policromi del 1761 e il bel coro cinquecentesco in legno intarsiato, opera di Gerolamo de Mellis da Vespolate. Esso conserva una serie di piccoli medaglioni di Limoges in smalto champlevè, della prima metà del XII secolo, incastonati nei dossali come elementi decorativi. Contemporaneo alla chiesa è infine il campanile, alleggerito su ogni lato da bifore e monofore abbinate e sormontato da guglia ottagonale, che raggiunge l’altezza di 51 metri.
La Chiesa di San Sebastiano era in origine affiancata dal convento costruito insieme ad essa per ospitare i Canonici Regolari Lateranensi, a cui il Ferrero aveva destinato la chiesa. Nel 1798 i Canonici Lateranensi furono soppressi e il monastero perse la sua funzione. Nel corso degli anni esso fu adibito prima a caserma, poi a ospizio di carità e infine a scuola; nel 1986 il Comune di Biella iniziò i restauri e oggi ospita il Museo del Territorio. I recenti restauri, hanno messo in rilievo le varie epoche della sua costruzione e riportato alla luce parti delle antiche decorazioni pittoriche. Attualmente la Basilica è di proprietà del comune di Biella ed è custodita dai Frati Francescani della Regione Piemonte.
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