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Benna (Biella)- Castello

Foto Castello -  di interesse storico  di interesse artistico
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Foto Castello -  di interesse storico  di interesse artistico
Lista delle cose da visitare nel Biellese:
Luoghi  di interesse storico  di interesse artistico nel Biellese: CastelloIl Castello di Benna venne eretto nell'undicesimo secolo. In origine doveva essere associato ad esso un ricetto (parte fortificata del paese di proprietà dei abitanti del borgo), del quale rimangono però solo tracce.
Nel 1402 secolo il condottiero Facino Cane seminò distruzione nel Biellese, tanto che il castello, allora proprietà degli Avogadro, dovette venire ricostruito.
Nel 1479 Sebastiano Ferrero divenne proprietario di gran parte del feudo di Benna e quindi anche del castello. Questi ingrandì il castello e agli inizi del sedicesimo secolo lo arricchì dell'elegante porticato in stile rinascimentale.
Nel diciassettesimo secolo il castello andò sempre più perdendo la sua funzione difensiva per trasformarsi in dimora signorile.
Fu in tale secolo che Cristina di Simiana, moglie di Francesco Lodovico Fieschi fece del castello la sua dimora temporanea e vennero realizzate le sale con soffitti dipinti e pareti affrescate nella torre semicircolare.
Iniziò poi la decadenza, con numero crescente di modifiche e manomissioni della struttura.
Nel ventesimo secolo da una parte del castello vennero ricavati appartamenti. IL'apice del degrado venne toccato nel secondo dopoguerra, quando il portico venne chiuso e occupato da una manifattura.
Attualemente il castello è in parte di proprietà privata e in parte di proprietà comunale e benché il suo stato sia migliorato, ciò rende difficile una sua completa fruizione.

Il complesso ha una forma irregolare, con le varie ali disposte a formare più o meno un rombo, ma con l'ingresso posta disatanziato in direzione sud ovest.
Il portale d'accesso è ancora quello originale, con portone in legno massiccio dotato di porticina pedonale. Nella parte superiore del portale sono ancora presenti tracce di affreschi.
Sono ancora presenti due delle torri di cui era in origine dotato il castello, entrambe inglobate nella struttura edilizia del castello. Una coincide con l'ingesso, l'altra, quella semicircolare, si trova sul fondo, opposta alla prima. Nell'atrio di ingresso, sotta alla torre quadrata, sono ancora presenti resti di muri di epoca romanica costruiti con ciottoli di fiume disposti a spina di pesce, frammisti a parti in mattorni.
Lo stesso tipo di muratura si osserva anche esternamente, sul lato nordest, difficile però da osservare a causa della vegetazione.
L'ala nord si caratterizza per la presenza del portico rinascimentale (Fig. 3), sopra al quale è presente una loggia. Gli archi di quest'ultima riproducono più in piccolo quelli del portico, in modo che ad ogni arco del portico ne corrispondano esattamente due nella loggia. Nei pennacchi degli archi al pianterreno sono presenti medaglioni che in origine dovevano contenere affreschi, purtroppo andati perduti. Nei pennacchi della loggia si alternano invece affreschi dello stemma sabaudo e di quello dei Ferrero.
Portico e loggia non sono purtroppo perfettamente conservati e si spera che possano venire restaurati in un prossimo futuro.
L'ala nordovest, di proprietà comunale, è caratterizzata anche essa da una muratura a ciottoli frammistri a mattoni ed è inoltre presente una cornice in cotto a dentelli sporgenti sotto all'attaccatura del tetto, i cui mattoni furono in parte intonacati a creare un'ulteriore decorazione a zig zag. Sono ancora riconoscibili, in quest'ala, due monofore poi murate, una delle quali reca lo stemma sabaudo.
L'ala sud, anche essa con muratura ciottoli misti mattoni e di proprietà privata, è caratterizzata dalla presenza di due monofore (Fig. 5), una delle quali decorata con cornice multipla in mattoni e archetti decorativi sotto di essa.
Gli spazi di maggior pregio si trovano all'interno della torre semicircolare, che in effetti può venire meglio descritta come la somma di una torre rettangolare cui vero l'esterno è stata aggiunta mezza torre circolare di pari larghezza. Purtroppo anche la torre semicircolare non è liberamente agibile in quanto bisognosa di ristrutturazioni.
Già esternamente si nota come le due finestre superiori dovevano essere in origine circondate da una ricca cornice affrescata, di cui rimane solo la parte superiore. La cornice simulava stucchi, volute e rami di alberi da frutto.
I piani all'interno della torre sono collegati da una scala a chiocciola.
Le sale della torre semicircolare possiedono soffitti a cassettoni dipinti e vari affreschi risalenti al diciassettesimo secolo.
A primo piano sono presenti tre sale, una semicircolare (Fig. 4) e due rettangolari.
La sala semicircolare e la prima delle rettangolari possiedono un soffitto in legno a cassettoni completamente dipinto, con simulazioni di pomelli e fiori stilizzati. Nella parte superiore delle pareti, immediatamente sotto al tetto, è poi presente una banda affrescata. Tali affreschi e simulano stucchi barocchi in rilievo raffiguranti volute ed elementi vegetali di vario genere stilizzati. Nella saletta semicircolare lo sfondo è ocra e ad intervalli regolari sono presenti cornici con all'interno scene di di carattere profano. Inoltre fra la banda con i finti stucchi e il soffitto è presente una banda più sottile raffigurante una sorta di pizzo. In questa sala è da notare anche la decorazione ad affresco dello sguincio superiore della finestra: al centro è presente un tondo raffigurante un paesaggio in monocromo e intorno ad esso quattro quadranti dipinti a simulare marmi di diverso colore.
Nella prima sala rettangolare lo sfondo dei fregi è a nido d'ape e su ogni lato sono presenti due cornici sorrette da putti con all'interno scene raffigurante allegorie della Superbia (Fig. grande), dell'Avarizia, dell'Ignoranza, della Fortezza, dell'Amicizia, dell'Onore, della Fortuna e dell'Amore (cosa viene raffiguato è riportato superiormente in una targhetta).
Anche nella seconda sala rettangolare è presente una banda affrescata sotto al soffitto, purtroppo però molto deteriorata. Lo stile è uguale a quello delle bande nelle due altre sale, anche se con alcune variazioni.
Due altre sale sono poi presenti al secondo piano (purtroppo non visitato perché in ritrutturazione). La struttura decorativa riprende quella delle sale al primo piano, con alcune variazioni. Nella prima sala al secondo piano le cornici raffigurano scene di due diversi temi: da una parte scene a tema ornitologico (ma in realtà aventi significato anche allegorico), dall'altra raffigurazioni di paesaggi. Da notare che anche qui è presente la seconda banda più sottile immediatamente sotto al soffitto. Essa presenta un motivo a rotelle sui lati con cornici raffiguranti scene ornitologiche e uno a cuori sui lati con cornici raffiguranti paesaggi.
In questa sala è in più presente una banda alla base delle pareti a simulare pannelli in marmo. Decorazioni a simulare il marmo si trovano anche negli sguinci delle finestre.
La seconda sala al secondo piano è molto simile alla precedente, con cornici contenenti questa volta paesaggi agresti nella banda sotto al soffitto.
Merita infine di venire menzionata la presenza, nello sguincio superiore della finestra della saletta presente al pianterreno dello stemma di Cristina di Simiana.
Le decorazioni presenti nel Castello di Benna presentano molte analogie con quelle presenti in altri palazzi di proprietà dei Ferrero Fieschi, a cominciare da Palazzo dei Principi a Masserano.

Categorie: Luoghi di interesse storico di interesse artistico


Via conte O. Gianasso, 13, 13871 Benna BI
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