Biella- Chiesa di San Filippo Neri
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La Chiesa di San Filippo Neri è una chiesa neoclassica nel centro Biella la cui costruzione risale al periodo a cavallo fra diciottesimo e diciannovesimo secolo.
La costruzione della chiesa, commissionata dalla Congregazione dell'Oratorio, ebbe inizio nel 1789 secondo il progetto dell'architetto Carlo Ceroni. Venne però ultimata solo nel 1827, dopo che nel 1800 la Congregazione dell'Oratorio era stata prima soppressa e le sue proprià confiscate in seguito all'annessione del Piemonte da parte della Francia, e poi ripristinata nel 1816 in seguito alla restaurazione. Il campanile venne aggiunto solo nel 1837 su disegno dell'architetto Gaspare Maggia.
La facciata, caratterizzata da colori pastello, con gli elementi strutturali grigi e le superfici giallo pastello, è a due ordini, con quello inferiore molto più sviluppato di quello superiore, che è anche più stretto. L'ordine inferiore è scandito da lesene poggianti su un alto zoccolo e con capitello decorato con ghirlande. L'elemento decorativo della ghirlanda compare in molti altri punti della facciata, come ad esempio il portale dell'unico ingresso, al centro. Sopra ad esso si trova una cornice con incisa la dedicazione a San Filippo Neri e alla Congrezione dell'Oratorio. Entrambi gli ordini sono delimitati superiormente da un'elaborata cornice. Al centro di quella inferiore si trova un grande frontone con al suo interno un rosone.
L'interno della chiesa comprende un'unica navata, priva di transetto e con volta a botte lunettata. In ognuna delle grandi lunette è presente una finestra rotonda. Insieme al rosone nella faccciata e alle finestre presenti nelle cappelle laterali esse fanno sì che la chiesa sia discretamente luminosa. Tutto l'interno della chiesa è caratterizzato da colori piuttosto spenti: il colore dominante è il grigioverdeazzurro delle lesene che scandiscono tutte le pareti, presente anche su molte superfici, in particolare nella volta. Esso è inframmezzato elementi marrone chiaro, verde oliva e viola. Le cornici presenti sulla volta della navata e sulla cupola del presbiterio sono poi sottolineate mediante color oro. Da notare che all'interno vi sono molte superfici dipinte in modo da simulare il marmo. In corrispondenza dell'ingresso al presbiterio, sulla destra, è presente un grande crocifisso il legno dipinto del diciassettesimo secolo attribuito la maestro piemontese Borrello. Da notare anche il pulpito rotondo in legno massiccio intagliato a sinistra dell'ingresso della seconda cappella destra. Esso venne realizzato nel 1822-1823 da Carlo Giachetto disegno dell'architetto Gaspare Moggia.
Sono presenti quattro cappelle laterali, aventi tutte la stessa identica struttura. Le zone delle pareti laterali non occupate da cappelle presentano nella parte superiore un balconcino con balaustra decorata con ghirlande ed elementi vegetali in legno intagliato e nella parte inferiore uno spazio vuoto. Due di questi spazi sono occupati da confessionali in legno intagliato.
Tutte le cappelle sono poco profonde e con pianta rettangolare. Sono divise dalla navata da una balaustra in marmo e possiedono una volta a botte con tre cornici ovali, solo la centrale delle quali contiene un affresco. L'arco di ingresso alla cappella poggia su due colonne circolari lisce con capitello decorato con ghirlande. Le pareti sono scandite da lesene, in analogia alle pareti della navata. Le pareti laterali sono sempre occupate inferioremente da una porta di servizio, sopra alla quale si trova una quadro con cornice elissoidale, mentre superioremente vi è la balaustra laterale di uno dei balconcini di cui si è detto sopra. La parete di fondo è sempre occupata al centro da una grande pala d'altare e nella lunetta si apre una finestra elissoidale. La prima cappella sinistra è dedicata a San Giovanni Nepomuceno, un santo boemo del quattordicesimo secolo. La pala, del diciottesimo secolo, è di autore ignoto e venne donata dai Principi di Savoia. Essa raffigura una Madonna in gloria con angeli e San Giovanni Napomuceno. La seconda cappella sinistra è dedicata al beato Sebastiano Valfrè. La pala venne dipinta nel 1834 da Pietro Aires (o Ayres) e venne donata dalla Regina Margherita di Savoia. In essa il beato è ritratto in adorazione della Madonna della Consolata. La prima cappella destra (Fig. 4) è dedicata a San Francesco di Sales. La pala, di ignoto artista piemontese, è della seconda metà del diciottesimo secolo e venne donata dai Principi di Savoia. In essa è raffigurata la Madonna con Bambino in gloria insieme a San Francesco di Sales e a San Carlo Borromeo. La seconda cappella destra è dedicata al Sacro Cuore e a Maria. La pala raffigura l'estasi di Santa Teresa d'Avila. Venne dipinta da Felice Savigliani nel 1836 e venne donata da Maria Clotilde di Savoia. Un'altra cappella è poi presente a sinistra del presbiterio. Essa si configura più come una piccola chiesa, con pianta rettangolare e un soffitto sorretto da grosse travi. Sulla parete di fondo si trova un altare in marmi policromi sovrastato da un'ancona con struttura architettonica al cui centro si trova una grande nicchia con una statua della santa. Sulla parete destra una cornice con all'interno un quadro raffigurante la Madonna di Oropa. La cappella è luminosa perché illuminata da due grandi finestre verso l'esterno a sinistra e da un finestrone interno verso il presbiterio a destra. Il presbiterio è quadrato e leggermente rialzato rispetto alla navata. La pareti laterali sono occupate inferiormente da due grandi finestroni interni e superiormente da due grandi balconi affiancati ognuno da due balconcini uguali a quelli presenti nella navata. Il balcone maggiore di destra ospita un organo (Fig. 3). L'altare maggiore in marmi policromi, scolpito nel 1798 da Angelo Mattia Ganna su disegno di Carlo Ceroni, è posto contro la parete di fondo, che viene quindi a fungere anche da ancona, con due lesene della parete congiunte superiormente da un grande frontone triangolare. Fra di esse si trova una grande cornice elissoidale decorata con fronde in legno intagliato e dorato (Fig. 5). La pala raffigura la Pentecoste di San Filippo Neri, ovvero l'Estasi di San Filippo. Essa venne dipinta nel 1797 da Giuseppe Pietro Mazzola su commissione di Re Carlo Emanuele IV di Savoia.
Categorie: Luoghi di interesse storico di interesse artistico
Via S. Filippo, 12, 13900 Biella BI |
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