Netro (Biella)- Oratorio di San Rocco
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L'Oratorio di San Rocco si erge in maniera scenografica su un piccolo promonotiorio al centro del paese formato dai resto dell'antico castello medievale dei Recagno, già in rovina nel 1339 quando il paese passò sotto il controllo del Vescovado di vercelli. Esso venne costruito a partire dal 1602 in ricordo dell'epidemia di peste del 1599, ma venne completato solo nel 1619. Nel 1688 venne aggiunta il massiccio campanile, anche esso sull'impianto dell'antico castello. L'Oratorio di San Rocco venne costruita in modo da trovarsi in asse con la Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, che lo fronteggia all'altra estremità di una retta idea che taglia in due longitudinalmente il paese. La piccola chiesa venne quasi interamente ricostruita da capo nel 1742, come pure in parte la torre campanaria.
L'oratorio possiede una bella facciata in mattoni a vista in stile barocchetto, ovvero tardobarocco direttamente precedente al rococò. Essa è inferiormente dominata dalla grande porta di ingresso principale e dalla cornice che la circonda. Sopra alla porta si apre una grande finestra dotata di una fantasiosta cornice mistilinea. La facciata, che lateralmente è delimitata da due lese e superiormente da più cornici si chiude in alto con un frontone barocco. L'ingresso principale è raggiungibile attraverso una alta e ripida scalinata in pietra. L'oratorio possiede anche un ingresso secondario sul lato sinistro, anche esso raggiungibile solo percorrendo una scala abbastanza ripida. L'interno dell'oratorio comprende tre vani. Il primo è l'atrio di ingresso, rettangolare e non in linea con l'asse longitudinale della chiesa ma spostato verso destra. Dall'atrio si può accedere a vano principale, che funge da navata unica. Esso è posto in posizione rialzata rispetto all'ingresso ed è dotato di copertura a cupola elissoidale. Al centro della volta una cornice mistilinea in tipico stile barocchetto. Vi è infine il presbiterio, in posizione ulteriormente rialzata rispetto al vano principale e dotato di volta unghiata, una tipologia di volta più tipica di edifici rinascimentali. Sulla parete di fondo del presbiterio è posta una pregiata ancona in legno intagliato dorato e dipinto con struttura architettonica. Essa viene attribuita alla bottega di Carlo Francesco Aureggio, il che significherebbe che venne realizzata a cavallo fra diciassettesimo e diciottesimo secolo. Sopra ad una base poggiano due coppie colonne tortili su cui poggia una spessa trabeazione. All'apice un frontone barocco con davanti una statua di San Sebastiano. Il tutto arricchito da putti, teste di cherubino, volute e elementi decorativi a tema vegetale. Al centro dell'ancona si trova una grande nicchia che contiene una statua in legno intagliato e dipinto di San Rocco degli inizi del diciassettesimo secolo.
Categorie: Luoghi di interesse storico di interesse artistico
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