Graglia (Biella)- Santuario della Madonna della Neve di Campra
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La costruzione della piccola chiesa si inquadra nell'ambito del grandioso progetto di don Nicolao Velotti, nominato parroco di Graglia nel 1615. Egli si era infatti posto l'obiettivo di creare un Sacro Monte che, attraverso niente meno che un centinaio di cappelle, avrebbe descritto l'intera narrazione biblica dalla Creazione alla gloria dei santi, snodandosi dal paese di Graglia (600 msm) alla vetta del Colle San Carlo (a 1020 msm), posto nord ovest del paese. I lavori iniziarono nel 1616 con la costruizione della tappa finale del Sacro Monte, ovvero con la Chiesa di San Carlo sulla vetta dell'omonimo colle. La chiesa esiste ancora oggi, ma non è ancora stata inserita su questo sito web. Delle cappelle progettate alla fine ne vennero realizzate solo alcune, che vennero poi inglobate nel grande Santuario della Madonna di Loreto, che in pratica andò a prendere il posto del Sacro Monte inizialmente previsto. In ogni caso, fra il 1626 e il 1628, il successore di Don Velotti, Don Nicolao Garrano, fece costruire una piccola chiesa in un'area aperta subito a nord del paese che potesse venire utilizzata nei mesi invernali al posto della Chiesa di San Carlo, troppo difficile da raggiungere in tale periodo dell'anno. Annessa alla chiesa anche un'abitazione per i sacerdoti che dimoravono a San Carlo. La piccola chiesa attirò un numero crescente di fedeli e pellegrini in virtù di guarigioni miracolose avvenute in essa, così da trasformarsi presto in piccolo santuario. Ovviamente, con la realizzazione del molto più grande Santuario della Madonna di Loreto (che ne è proprietari) esso perse un po' di importanza, senza però venire mai dimenticato. Per quanto piccola la chiesa era comunque dotata di sacrestia indipendente e di un portico davanti all'ingresso. Nel 1778 venne aggiunto il campanile. Nel 1806 venne rifatta la sacrestia. Fra il 1822 e il 1826 la chiesa chiesa originaria venne sostituita con quella attuale, perché ormai cadente. Nel 1850 la chiesa venne dotata di un nuovo altare e dell'alloggio per l'eremita a cui era affidata la custodia dell'edificio.
La piccola chiesa, esternamente in mattoni a vista a parte la facciata, possiede una struttura ricercata, con un corpo centrale ottagonale, da cui si dipartono, in maniera simmetrica, sul davanti un'atrio d'ingresso rettangolare che comunica col portico, sul retro il profondo presbiterio. Il portico si apre sull'esterno attraverso una grande serliana chiusa da cancellate in ferro. La facciata è su due ordini. Quello superiore è arricchita da due affreschi, della Madonna e del Cristo, ai lati della finestra circolare centrale, ma entrambi sono ormai piuttosto sbiaditi. In quello inferiore sono raffiguranti due santi sopra alle aperture laterali della grande serliana. Nell'atrio, sopra all'ingresso, una cantoria a U tende a rendere lo spazio un po' angusto. Il corpo centrale è coperto all'interno da una cupola semisferica decorata a simulare la presenza di cassettoni ottagonali che si rimpiccioliscono verso il centro e di una lantenrna all'apice. Nei pennacchi sono raffigurati i quattro evangelisti. Sulle pareti scandite da lesene sono visibili numerosi ex voto, testimonianza delle grazie ricevute dai visitatori del santuario. Al centro dell'ancona sopra all'altare è presente una raffigurazione della Madonna, che però sarebbe solo una riproduzione dell'immagine presente in origine.
Il 5 Agosto è il giorno dedicato alla Madonna della Neve, celebrata nel piccolo santuario. La chiesa è però spesso visitabile anche gli altri giorni dell'anno.
Categorie: Luoghi di interesse storico di interesse artistico
45.561499, 7.977114 |
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