Cossato (Biella)- Castello di Castellengo
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Il Castello di Castellengo è posto in posizione strategica sulla punta di una collina dai lati scoscesi nella frazione Castellengo del comune di Cossato. Le sue origini risalirebbero addirittura all'alto medioevo. La tradizione vuole il castello costruito da Alberico da Monterone nel decimo secolo, anche se è possibile che esso sia in realtà ancora più antico e che fosse addirittura nato come ricetto, invece che come castello. In ogni caso il castello gli venne però poi sottratto per avere parteggiato per Arduino d'Ivrea. Il castello fu poi di proprietà della famiglia De Bulgaro che dal XII secolo assunse il nome di “De Castellengo”. A causa di dissidi politici fra i Savoia e i Bulgaro, questi ultimi persero però poi la rocca, che nel 1410 venne suddivisa e venduta a quattordici nobili biellesi. Per i due secoli successivi quello di Castellengo fu a tutti gli effetti un castello di tipo consortile. Dall'inizio del quindicesimo fino alla metà del diciannovesimo secolo il castello fui poi in possesso dei conti Frichignono di Castellengo, proprietari anche del feudo. Il castello venne quindi di nuovo frazionato su vari proprietari ed andò incontro ad un periodo di decadenza durante il quale andarono purtroppo perduti gli arredi originari e parte delle pitture, degli affreschi, delle tappezzerie e dei pavimenti. La parte maggiore del castello è adesso proprietà della famiglia Ciccioni, che sta portando avanti un'attenta opera di recupero sia del castello, sia del parco che lo circonda. Nel castello è adesso attivo un bed and breakfast, mentre le cantine sono utilizzate dall'azienda vinicola di famiglia, la Centovigne, che utilizza uve prodotte nei vigneti di Castellengo anche essi strappati all'abbandono.
E' impossibile parlare di un aspetto originario del castello, in quanto esso è stato soggetto a continue modifiche e aggiunta fina dalle sue origini. Il suo aspetto attuale è comunque quello che esso assunse nei secoli diciassettesimo e diciottesimo, quando i Frichignano da rocca con funzione difensiva lo trasformarono in residenza signorile. Come spesso capita nel caso dei castelli del biellese, la struttura attuale è molto complessa, frutto, come già detto, di innumerevoli aggiunte, oltre che modifiche, tanto da essere impossibile descriverla qui nel dettaglio.
Il castello è raggiungibile attraverso due strade: una più antica da nordovest e, una molto più recente essendo stata costruita nel diciannovesimo secolo, da sud. Arrivando dalla strada vecchia si percepisce meglio l'antica funzione difensiva del castello. Si arriva infatti prima ad una prima porta, detta "del Moro" e che in origine faceva parte della cinta muraria esterna del castello, ormai quasi completamente scomparsa. Da notare il pezzo di mura ancora rimasto, su un lato della porta, e la bassa torre circolare sull'altro lato. La loro struttura in ciottoli di fiume, in parte disposti a spina di pesce, frammisti a mattoni testimonia che si tratta di parti ancora di epoca medievale. La porta conduce ad una piazzetta sulla quale, sulla destra, si affaccia un edificio che in origine era utilizzato per ospitare i cavalli e le carrozze e che adesso è stato trasformato in un ulteriore bed and breakfast, La Carosera. Proseguendo si entra nel “cortile inferiore” in cui si trova il pozzo, la cappella barocca di San Giovanni costruita nel 1727, un tempo cappella gentilizia del castello e recentemente restaurata, ed il grande scalone di pietra (1780) che conduce al “cortile superiore”. Sulla destra, attraverso la “porta verde” si giunge invece nel più ampio cortile meridionale. Percorrendo la strada nuova, attualmente la strada principale, si arriva invece dalla parte dove si trovano i giardini terrazzati con vista panoramica sulla pianura, realizzati nel 1900 e articolati su tre livelli. Il lato sud è caratterizzato anche dalla presenza di un'alta e snella torre cilindrica in mattoni. Essa venne realizzata nel quindicesimo secolo ed è coronata alla sommità da merlature a coda di rondine con false caditoie. L'interno del castello comprende anche varie sale affrescate. In particolare due di esse sono caratterizzate dalla presenza di una banda di affreschi posta immediatamente sotto al soffitto e raffigurante sfondi architettonici e quadrature paesaggistiche, decorazioni in stile baracco verosimilmente risalenti al diciassettesimo secolo (Fig. 3, 4). Una delle due sale è ulteriormente arricchita da un soffitto in legno a cassettoni completamente dipinto e decorato con elementi geometrici e vegetali (Fig. 4). Interessanti anche le cantine al piano seminterrato, coperte con volte in laterizio a botte o a crociera, con l’unica eccezione dell’androne del pozzo. La cappella del castello è caratterizzata dal fatto che l'attuale facciata convessa di sia stata aggiunta ad un'originaria facciata piatta. Lo lascia pensare il fatto che quella che sembra la facciata originaria sia ancora riconoscibile dietro alla finestra posta al centro della parte superiore della facciata nuova. Alla cappella si accede attraverso un portone in legno massiccio intagliato. La parte superiore convessa funge anche da pronao dell'ingresso e poggia su due colonne in granito.
Vedere anche: Castello di Castellengo su Archeocarta www.castellengo.it
Categorie: Luoghi di interesse storico di interesse artistico
Frazione Castellengo, 31, 13836 Castellengo BI |
Castello di Castellengo: Foto nella sezione Fotografia |