Ponderano (Biella)- Ponderano
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Il borgo di Ponderano ha origini medievali. Esso viene menzionato per la prima volta in un documento dell'882 con il quale l´imperatore Carlo il Grosso donava alla chiesa di Sant´Eusebio, nella persona di Littuardo, vescovo di Vercelli la "gran corte" di Biella, alla quale apparteneva Ponderano con tutte le sue pertinenze. Nel primo periodo feudale il paese fece parte del comitato di Vercelli. Compare in un diploma imperiale del 988, con il quale l´imperatore Ottone III confermava il possesso della zona a Manfredo di Cavaglià, figlio di Ajmone, conte di Vercelli, il quale aveva già ottenuto da Ottone I le corti di Ponderano e dei territori circostanti Biella per cambio fatto con la diocesi di Vercelli. Nel 998, l´uccisione del vescovo Pietro di Vercelli da parte del marchese Arduino d´Ivrea, con la complicità di Manfredo, provocò la reazione dell´imperatore Ottone, che con diplomi del 7 maggio 999 e del 1º novembre del 1000 restituì alla diocesi di Vercelli i beni e i possessi del marchese e dei suoi parenti e amici, confermando il dominio di tutto ciò che l´imperatore Carlo aveva concesso al vescovo Littuardo nell´882. Dopo alterne vicende, nel 1243, il legato pontificio Gregorio di Montelungo vendette il dominio su Ponderano al comune di Vercelli, dal quale passò nelle mani degli Avogadro di Cerrione per rimanervi fino al 1404 quando questi si sottoposero ai conti di Savoia. Amedeo VIII, ricevuto l´atto di sottomissione, li reinvestì di tutti i feudi posseduti e, tra gli altri, del luogo, castello e giurisdizione di Ponderano.
Nel 1409 il castello fu distrutto da un incendio che coinvolse anche gran parte del borgo e che danneggiò in modo grave l´antica chiesa. Nel 1551, previa autorizzazione del duca di Savoia, gli Avogadro cedettero il feudo, con tutta la giurisdizione, alla famiglia Dal Pozzo che già in precedenza vi vantava interessi patrimoniali e che lo mantenne di proprietà fino alla soppressione dei feudi.
Il 14 dicembre 1798 Ponderano passò sotto il dominio dei francese e vi fu istituita una "milizia patriottica". Nel 1815, con la caduta di Napoleone, ritornò sotto la giurisdizione di casa Savoia. Per tutto il XIX secolo, escluso un brevissimo periodo durante il quale subì la dominazione austriaca (1859), Ponderano rimase in mano ai Savoia che, dopo l´unità d´Italia, lo inserirono nella provincia di Novara.
Nel 1927 il paese passò alla provincia di Vercelli ed in seguito alla provincia di Biella.
Il borgo comprende vari edifici di interesse storico e artistico:
- Torrione del castello: (Foto 1, 2) Si tratta di ciò che rimane del castello medievale andato distrutto nel 1409. In esso è ancora riconoscibile la tipica struttura degli ingressi dei castelli tardomedievali, con un ingresso principale per i carri e uno, a fianco, secondario, oggi murato, molto più stretto e riservato alle persone. Sopra gli ingressi sono ancora presenti le feritoie per le catene attraverso cui era possibile alzare i ponti levatoi. Sopra di esse le caditoie e uno spazio coperto. La struttura è in mattoni e in ciottoli di fiume. Sul lato che guarda verso il paese è visibile una parte di muratura in ciottoli disposti a spina di pesce. Da notare che il passaggio principale presenta un arco acuto dalla parte che guarda la campagna e arco a tutto sesto dalla parte verso il paese.
Il torrione venne ribattezzato "Ciucarun" dagli abitanti del luogo perché, per moltissimo tempo, in esso fu collocata la campana più grande, rimossa dal campanile danneggiato nel XV secolo da un incendio. - Chiesa di San Lorenzo Martire (Foto grande): Non è noto con esattezza quando la chiesa venne costruita. Sicuramente comunque dopo l'incendio del 1409 che distrusse il castello e al posto del precedente edificio in stile romanico. La facciata barocco in mattoni a vista risale al diciottesimo secolo, il campanile fra il 1657 e il 1660, forse sulla base di quello precedente o su quello che rimaneva di una delle torri del castello. L'interno della chiesa, a tre navate e dotato di tre cappelle per lato, è assai ricco e ospita varie manufatti e opere d'arte, in particolare di epoca barocca. I lavori per l'aggiunta della cappella più recente, quella dedicata alla Madonna di Oropa, hanno però fatto riscoprire affreschi tardogotici di Gaspare da Ponderano.
Chiesa di San Lorenzo Martire in dettaglio - Chiesa della Confraternita di San Giovanni (Fig. 3): Si trova dietro alla chiesa parrocchiale, a fianco del torrione, ed è formata da due edifici costruiti in epoche e stili differenti e uniti l´uno all´altro. L'oratorio originario, più antico, fu costruito intorno al 1500, con la facciata rinascimentale rivolta verso nord. Esso venne poi trasformato nel presbiterio di una seconda chiesa nel 1644, ad unica navata molto ampia e con facciata a sud. La facciata, purtroppo assai rovinata, di questa seconda chiesa (Fig. 4) è ornata di stucchi e presenta nella parte superiore due nicchie con i resti di statue in cotto raffiguranti S. Giovanni Battista e S. Giovanni Evangelista. Sopra al portone d´ingresso, ora murato, vi sono i resti di un'affresco raffigurante una Madonna con Bambino. Il campanile, posto su un lato dell'oratorio originario, è un´opera settecentesca in stile barocco ed è dotato di una cupola a cipolla.
Purtroppo la chiesa non è visitabile in quanto l'interno si trova in cattive condizioni. - Oratorio dei SS. Fabiano e Sebastiano: È una antica chiesetta posta sul lato sinistro dell´attuale cimitero, formata da una ricostruzione barocca del 1632 su una precedente chiesa romanica, prolungamento di un'abside in stile romanico crollata nel 1955. All'interno vi erano preziosi affreschi dei sec. XIV - XVI, ora conservati nel Museo del Territorio di Biella
Vedere anche: Storia del borgo sul sito web del Comune di Ponderano
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