Sandigliano (Biella)- Oratorio di Sant'Antonio Abate
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L'Oratorio di Sant'Antonio Abate è detto anche Oratorio di Sant'Antonio al Torrione per il fatto di trovarsi in prossimità di uno dei due castelli del paese. Va però detto che probabilmente esso non fu mai la cappella dell'adiacente castello, dato che non si trovò mai compresa nelle sue mura. Si tratta di un piccolo edificio in stile fra il romanico e il gotico eretto si pensa alla fine del tredicesimo secolo o all'inizio del quattordicesimo. All'inizio del diciassettesimo risulta che non possedesse ancora la volta interna e che fosse coperto solo dal tetto. Fu su ordine del vescovo che nel 1664 si elevarono i muri e si creò la volta interna. La parte superiore più recente è ancora oggi ben riconoscibile dall'esterno, sia a livello della facciata sia a livello dei muri laterali, in cui venne lasciata la decorazione ad archetti pensili che correva intorno a tutta la chiesa originaria. Anche le lesene che scandiscono i muri laterali coprono in altezza solo la parte più antica. Da notare che la parte antica dei muri comprende anche parti costruite in ciottoli di fiume oltre che mattoni.
La facciata reca tracce di un portale ogivale con archivolto di tavole di cotto. Nella metà superiore, al centro, una grande finestra rettangolare e all'apice un grande frontone triangolare. Da notare che sul lato destro di tale frontone si innesta una campaniletto a vela. Purtroppo un affresco quattrocentesco di San Cristoforo che era presente sulla metà destra della facciata è ormai quasi del tutto scomparso. Dei muri laterali si è già detto. Da notare che tutte le finestre laterali si trovano nella parte superiore più nuova delle superfici murarie. Esse sono tre per lato, piuttosto ampie. Quelle del lato sinistro risultano però murate. L'abside posteriore è tipicamente romanico e come altezza corrisponde a quella dell'oratorio originario. A sezione semicircolare è dotato di due monofore.
Anche all'interno è evidente la divisione fra la parte inferiore più antica e quella superiore più nuova. La prima è infatti costituita da muri non intonacati parte in mattoni e parte in ciottoli di fiume. La seconda corrisponde invece nella copertura a botte lunettata completamente intonacata.
L'interno dell'abside è completamente ricoperto da affreschi del quindicesimo secolo. Essi vengono attribuiti al cosiddetto Maestro del Cristo della Domenica, dall'affresco che si trova nel Duomo di Biella, e si pensa che essi siano stati dipinti nel 1460 ca. Sulla parete sono raffigurati i dodici apostoli, mentre nel catino absidale è presente il Cristo Pantocratore benedicente circondato dai simboli dei quattro evangelisti. Sulla parete sinistra è poi presente un bell'affresco raffigurante una Madonna in trono con Bambino attribuito alla bottega di Daniele de Bosis. Esso sarebbe quindi stato dipinto all'inizio del sedicesimo secolo. Malgrado ciò lo stile è ancora tardogotico, come tipico per la bottega De Bosis.
Categorie: Luoghi di interesse storico di interesse artistico
Via Roma, 33, 13876 Sandigliano BI |
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