Campiglia Cervo (Biella)- Sacro Monte di San Giovanni di Andorno
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Lista delle cose da visitare nel Biellese: |
Il Sacro Monte di San Giovanni di Andorno rappresenta il terzo sacro monte per importanza del biellese. Esso si erge a ca. 1000 m di altitudine fra l'abitato di Campiglia Cervo e il Santuario di San Giovanni di Andorno e comprende cinque cappelle poste in corrispondenza dei tornanti della mulattiera che collegano il paese di Campiglia col santuario. In origine le cappelle erano sette, purtroppo però due andarono distrutte durante lo costruzione della strada che raggiunge il santuario, almeno una si dice per sbaglio, abbattuta da un camion in manovra. Non è noto quale fosse il piano originale del sacro monte, dedicato ai santi eremiti. Si sa che il progetto venne concepito verso la metà del Seicento e che nel 1661 esistevano già tre cappelle, mentre nel 1700 si convenne di costruirne altre lungo la mulattiera che da Campiglia Cervo sale al santuario. Le due cappelle più antiche, risalenti al 1625, si trovavano più in prossimità del Santuario ed erano dedicate una all'Annuncio dell’Angelo a Zaccaria e l'altra alla Visitazione della Santissima Vergine. Disgraziatamente sono proprie queste le cappelle che sono andate perdute. Le cinque cappelle rimaste si trovano all'interno di un suggestivo bosco di faggi e la passeggiata dal paese al santuario (max 30min di cammino in salita) merita senz'altro di essere percorso anche per i panorami che offre. Le cappelle sono tutte diverse l'una dall'altra, anche se l'architettura, semplice ed essenziale è comune. Tutte sono costruite in pietra intonacata e dotate di un portico per offrire al pellegrino e al viandante un posto dove riposare, ripararsi in caso di pioggia e pregare.In tutte le cappelle il vano contenente statue e affreschi è inaccessibile dall'esterno e la scena rappresentata può venire osservata solo attraverso le grate che chiudono la finestra, piuttosto piccola, (o le due finestre) di cui il vano è dotato. Questo fa sì che in effetti sia assai difficile apprezzare in maniera adeguata quanto presente all'interno. Se l'esterno delle cappelle si trova attualmente in buono stato di conservazione, purtroppo non si può dire degli interni. Tutte le statue (forse opera dei fratelli Pietro Giuseppe e Carlo Francesco Auregio) sono in pessimo stato di conservazione, alcune sono addirittura prive di testa, mani o braccia. Sono per fortuna conservati meglio gli affreschi, dipinti dal pittore barocco Pietro Lace di Andorno agli inizi del diciottesimo secolo, pittore cui si devono, fra l'altro, anche gli affreschi all'interno del Santuario della Brughiera a Trivero, quelli presenti nella Cappella di San Giulio nella Chiesa di San Lorenzo ad Andorno e le decorazioni aall'interno della Chiesa di San Giovanni a Veglio. Si tratta quindi di affreschi di indubbio valore artistico, che meriterebbero di venire meglio restaurati e meglio conosciuti.
Le cappelle (partendo da Campiglia Cervo) Prima Cappella (Figura 1 e figura in evidenza): E' dedicata a Sant'Antonio Abate e San Paolo Eremita. E' quella architettonicamente di maggior pregio per rifiniture, proporzioni e qualità nell'esecuzione. All'interno, oltre alla statua di due santi con le teste distrutte, sono dipinte episodi della vita dei due eremiti rifugiatesi nel deserto. L'affresco che appare sulla parete centrale raffigura la salita al Cielo dell'anima di Paolo, tra i cori degli Angeli, circondata dai Profeti e dagli Apostoli, secondo la visione avuta da Antonio che, novantunenne, ha seppellito il confratello anacoreta che con lui si era nutrito, per qualche tempo del pane prodigioso loro recato da un corvo. Seconda Cappella (Fig. 2, 3): E' dedicata all'anacoreta Sant'Ilarione. Discepolo di Sant’Antonio Abate, Ilarione, nato nel 291, fondò molti conventi in Palestina. Morì nell’anno 371. Le mani dell'eremita sono giunte in atto di preghiera. Sulle pareti sono dipinti diavoli, cavalli e personaggi in ricchi abiti, che porgono al santo doni terreni, forse per tentarlo. Terza Cappella (Fig. 4, 5): E' dedicata a San Girolamo, sacerdote e dottore della Chiesa del quarto secolo, nato a Stridone, in Dalmazia, segretario e amico del Papa San Damaso I, revisisore delle traduzioni latine della Bibbia e promotore la vita monastica. Sul cartiglio, ormai illeggibile, si coglie ormai solo il nome “Hieronimo”. La statua in terracotta dipinta è priva di testa e rappresenta la figura umana inginocchiata con un braccio ripiegato in atto di percuotersi il petto. Sulle pareti vi sono diverse figure con il santo orante e tormentato dai demoni che lo flagellano, lo Spirito Santo in forma di colomba, la Trinità, la salita al Cielo, il Figlio che regge la Croce e il Padre con lo scettro. Quarta Cappella (Fig. 6): E' dedicata all'anacoreta egiziano Sant'Onofrio, morto intorno all'anno 400. i questa cappella è presente qua solo la foto dell'esterno perché purtroppo l'interno è andato quasi completamente perduto, sia come statua che come affreschi. Quinta Cappella (Fig. 7, 8): Dedicata a Santa Maria Maddalena è la cappella più grande (occupa una superficie di trenta metri quadrati circa) e forse anche la meglio conservata. Esternamente è ornata di porticato su due lati e l'interno può venire osservato da due finestre poste sui due lati dotati di portico. Ciò fa sì che sia anche la cappella il cui interno è più luminoso. Maddalena nella statua in terracotta è raffigurata inginocchiata e in atto di preghiera con accanto un teschio. I dipinti sulle pareti raffigurano la stessa santa, con vedute di città e di mare.
Vedere anche: IL SACRO MONTE DEI SANTI EREMITI LA STORIA – le cinque cappelle
Categorie: Luoghi di interesse storico di interesse artistico di interesse paesaggistico
45.662053, 7.994606 |
Sacro Monte di San Giovanni di Andorno: Foto nella sezione Fotografia |
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