Chiesa di San Pietro Celestino
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Principali stili rappresentati: Gotico - Barocco - Neoclassico
La Chiesa di San Pietro Celestino si trova in posizione assolutamente centrale ed è di antiche origini. Malgrado ciò essa è molto poco conosciuta e ancora meno visitata, benché contenga varie elementi di pregio degni di interesse.
STORIA Non vi è chiarezza riguardo a quando venne fondato il monastero di San Pietro Celestino di cui la chiesa originaria faceva parte. Secondo alcune fonti papa Celestino V nel 1274, al ritorno dal concilio di Lione, fondò un ospizio per i poveri che andò a costituire il primo nucleo del monastero. Secondo altre fonti il monastero venne fondato dall'ordine dei Celestini solo intorno al 1318/1319. Quello che è certo che la prima versione della chiesa risaliva alla prima metà del quattordicesimo secolo. Di essa rimangono solo il campanile, in tipico stile romanico, decorato con archetti pensili e ormai seminascosto fra il palazzi ontorno alla chiesa e non più utilizzato, e la cappella sotto di esso, che conserva ancora vari affreschi gotici di pregio.
La chiesa godette di un primo restauro e aggiornamento nel 1554. Essi comportarono fra l'altro l'aggiunta delle quattro cappelle maggiori. L'edificio subì una seconda radicale trasformazione nel 1735, quando venne venne dotato di una facciata di arenaria in stile rococò simile a quella della Chiesa di san Francesco da Paola. Anche l'interno venne ritoccato, fra l'altro con l'aggiunta delle due cappelle minori verso il presbiterio, in modo da ristabilire la simmetria con le due presenti ai lati dell'ingresso.
Nel 1782 i Celestini abbandonarono la chiesa e il convento, sostituiti dagli Agostiniani di Pavia fino al 1786.
Purtroppo la facciata in arenaria si deteriorò molto rapidamente e già nel 1897 se ne dovette abbattere gran parte. La facciata attuale è il frutto della ristrutturazione che venne avviata nel 1904 sotto la guida dell'architetto Alfredo Campanini. Durante tale restauro le parti rovinati vennero sostituite con pietra artificiale rivestita con intonaci di cemento martellato. Nel 1908 venne eseguita la decorazione interna della chiesa a chiaroscuro.
Attualmente la chiesa ospita la comunità copta ortodossa egiziana.
STRUTTURA Esternamente la chiesa si caratterizza per la sua facciata rococò, dato che il resto è invisibile, essendo la chiesa completamente incastrata fra i palazzi adiacenti. Insieme alla già citata Chiesa di san Francesco da Paola la Chiesa di San Pietro Celestino è l'unica chiesa di Milano dotata di facciata concava. Divisa in due ordini, la facciata è fittamente scandita verticalmente da lesene dotate di capitello corinzio. Al centro dell'ordine inferiore si trova l'unico portone, posto fra due colonne. Al centro dell'ordine superiore, invece, una grande finestra centrale dotata di balaustra e ampio frontone spezzato barocco. All'apice della facciata un'altro, grande, frontone spezzato barocco, con una statua di un drago trafitto dalla spada.
L'interno della chiesa è a navata unica, con le pareti scandite da lesene corinzie a fusto scanalato che reggono un'elegante trabeazione. La copertura è a botte, con solo decorazioni in chiaroscuro (realizzate nel ventesimo secolo). Su ogni lato sono presenti cinque cappelle, di cui tre più piccole e due più grandi, alternate fra loro. Al di sopra delle cappelle minori, più basse, sono presenti pannelli rettangolari contenenti bassorilievi raffiguranti episodi dei Vangeli in stile già neoclassico. In effetti l'intero interno appare più di gusto neoclassico, solenne e ordinato, in contrasto con lo stile rococò della facciata. Le cappelle maggiori contengono altari le cui ancone sono a coppie quasi uguali. Due sono quasi identiche e sono costituite in pratica da grandi cornici in stucco riccamente decorate in stile barocco con volute, nastri ed elementi floreali. Le altre due sono differenti, ma presentano uguale struttura: anche in questo caso in pratica due cornici, questa volta però in marmo e composte da due colonne rettangolari su cui poggiano in alto dei frontoni barocchi con putti e decorazioni varie. Le cappelle minori sono in effetti vuote, salvo una, che contiene un altare dedicato alla Madonna Incoronata (Fig. 4). Le ancone delle cappelle maggiori contengono pale di altare di valore: - un San Pietro Celestino e la visione della Vergine, di Ercole Procaccini (Fig. 2) - un Transito di San Giuseppe, del 1854 (Fig. 3) - una Crocifissione, di autore ignoto (Fig. 5) - un San Mauro con San Francesco e angeli, del pittore barocco Johann Christoph Storer (Fig. 6)
Il presbiterio e l'abside, la cui impostazione stilistica rappresenta una continuazione di quella della navata, sono piuttosto profondi. Il secondo ospita un coro in legno massiccio dalle linee sobrie ed eleganti, mentre nel primo è presente un grande altare settecentesco in stile barocco in marmo. L'altare è sovrastato da un'insolita ancona con nuvole e putti in marmo di Cararra. Altare e ancona non sono però visibili, perché nascosti dai paramenti propri della liturgia copta. Nell'abside sono presenti varie tele. In particolare una "Maddalena bellissima", opera del 1597 di Giovan Battista Trotti detto il Molosso (Fig. 7).
Un paragrafo a se lo merita la cappella gotica, posta alla base del campanile. Essa faceva parte della precedente chiesa romanica, anche se non è noto in che modo. Nel 1907 vennero riscoperti gli affreschi ancora presenti sul soffitto e sulla parte superiore delle pareti. Non si sa con esatta chi li dipinse, anche se si pensa essi siano da attribuire a maestri lombardi del penultimo quarto del quattordicesimo secolo. Di qualità comparabile a quelli dell'Abbazia di Viboldone e dell'Oratorio dei Santi Ambrogio e Caterina a Solaro. Sulla parete sinistra si riconosce Santa Caterina che dei devoti inginocchiati alla Vergine in trono. Sulla parete di fondo si riconoscono i resti di una Crocifissione (Fig. 9). Sulla parete destra i resti di un Cristo benedicente che forse in origine faceva parte di un Giudizio Universale. La volta è occupata dai simboli dei quattro Evangelisti (Fig. 10), mentre nel sottarco che immette nella chiesa sono dipinti busti di santi.
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Categorie: Chiese / Edifici religiosi
Via Senato, 2/4, 20121 Milano MI |
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