Santuario di Sant'Antonio da Padova
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Principali stili rappresentati: Eclettico - Liberty - Neorinascimentale
Il Santuario di Sant'Antonio da Padova è una chiesa veramente singolare. Realizzata ai primi del ventesimo secolo, è caratterizzata da un miscuglio di stili diversi. L'unica altra chiesa milanese con la quale può risultare confrontabile è forse la coeva e mai terminata Basilica del Corpus Domini. In quest'ultima, però, gli stili presenti (neoromanico, neobizantino, liberty) risultano molto più amalgamati fra loro. Nel caso del Santuario di Sant'Antonio di Padova, invece, si ha da una parte una facciata (e un esterno) gradevole e che imita in maniera quasi perfetta, ma anche senza molta creatività, le facciate delle chiese tardorinascimentali alla soglia delle prime fasi del barocco (si noti la somiglianza, ad esempio, con la facciata della Chiesa di San Fedele). Dall'altra si ha un interno (la parte più originale e meglio riuscita della chiesa a parere di chi scrive) in stile eclettico con forti elementi liberty, ricco di colori, anche se con la prevalenza di toni spenti e scuri. Al tutto si aggiunge un campanile dalle linee in effetti assai contorte e dall'aspetto poco armonico, specie se osservato da lontano, e che stilisticamente non lega minimamente con il resto dell'edificio. In ultimo è presente una nota di gigantismo, con due enormi statue di Sant'Antonio da Padova, una sull'altare maggiore e una sulla punta del campanile.
Progettata dall'architetto Luigi Cesa Bianchi, la chiesa di Sant'Antonio da Padova venne completata nel 1904. Essa è posizionata fra due vie convergenti. Per assecondare l'andamento delle strade fra le quali si trova, l'edificio si restringe verso la facciata. Questo fa sì che all'interno sia presente una sola vera navata, ma con affiancati ad essa due spazi longitudinali, sorta di pseudonavate laterali, che si restringono fino a quasi annullarsi in corrispondenza della controfacciata. Su tali spazi si aprono le cappelle laterali, tre per lato.
Sia la facciata che l'interno sono a due ordini. L'elaborata facciata, divisa in tre parti da lesene, comprende tre ingressi ed è sovrastata da un grande frontone triangolare in cui è rappresentato Sant'Antonio, con nelle braccia Gesù bambino e circondato da una folla di devoti. Sui lati del frontone sono presenti quattro statue, forse raffiguranti le quattro virtù cardinali. Un altro elemento caratterizzante la facciata è il finto balcone al centro. Sorretto da due colonne, esso funge anche da protiro.
L'interno è scandito da semicolonne. Il secondo ordine corrisponde al matroneo, ovvero ad una tribuna che si affaccia sulla navata per tutta la lunghezza della chiesa. Nel complesso la chiesa appare assai buia, poiché la luce proviene principalmente dalle finestre sulla facciata e dagli oculi non molto grandi posti poco sotto al soffitto, uno fra ogni coppia di semicolonne (sono presenti anche alcune finestre sulle pareti laterali, ma solo in prossimità dell'ingresso). In questo modo diventa purtroppo difficile apprezzare le ricche decorazioni pittoriche presenti sia sulle pareti, sia sul soffitto a cassettoni e nell'abside, tanto più che prevalgono toni scuri e spenti, come spesso accadeva nel liberty. I numerosi putti e angioletti con festoni alle pareti sono riconoscibili solo guardando con attenzione. Meglio riconoscibili sono le decorazioni pittoriche del soffitto a cassettoni, opera di Attilio Andreoli e raffiguranti episodi della vita di Sant'Antonio. Per quanto riguarda le belle decorazioni dell'abside, rappresentanti la morte e la glorificazione del santo e anche esse dell'Andreoli, la situazione è ancora peggiore ed è veramente difficile riconoscere qualcosa fra le tenebre! Esse risultano meglio visibili in foto, in assenza di un'illuminazione artificiale dedicata. L'abside è caratterizzato anche dalla presenza di due piccole logge poggianti ciascuna su tre possenti colonne e ornate con trifore che fanno da legame tra i matronei della navata e il deambulatorio absidale. Associate alle due logge, otto statue di santi francescani. Nell'abside è presente la grande statua di sant'Antonio, la centro di quello che era un tempo l'altar maggiore. Quest'ultimo è opera dello scultore Battista De Giorgi, mentre la statua del santo - posto al centro di un tempietto semicircolare e ritratto mentre, poggiato su una nuvola e circondato da dodici angeli, reca tra le braccia il piccolo Gesù - proviene dalla bottega milanese di Giuseppe Nardini. Merita poi di venire menzionato anche il coro ligneo a quarantadue posti sul fondo dell'abside.
Per quanto riguarda le cappelle laterali, segnaliamo in particolare quella dedicata a San Francesco (Fig. 9), contenente una statua in marmo dello scultore Michele Vedani al centro di un mosaico a fondo oro, e quella dell'Immacolata, anche essa ricca di mosaici e ori e contenente una statua della Madonna proveniente dall'oratorio che per alcuni anni aveva preceduto l'attuale chiesa.
Ricordiamo poi infine la fontana collocata nel 1932 nello slargo al congiungimento delle due vie fra le quali si trova la chiesa. Opera dello scultore Giuseppe Maretto (1908-1984), essa raffigura sant'Antonio nell'atto di predicare ai pesci.
Vedi anche:
Santuari di Milano - Basilica Santuario di S. Antonio di Padova a Porta Volta/Garibaldi
DIECI ANNI DI MILANOCULTURA - una città fuori dal (luogo) comune
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Categorie: Chiese / Edifici religiosi
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